Turismo alle falde dell'Etna |"Solo promesse dalla politica" - Live Sicilia

Turismo alle falde dell’Etna |”Solo promesse dalla politica”

Dura presa di posizione di Mario Bevacqua, presidente dell'unione mondiale dei tour operator, durante il convegno organizzato alle Ciminiere: "Siamo stanchi di aspettare e di sperare che qualcosa possa cambiare. Gli assessori di turno si sono sempre mostrati ben disposti a promettere, ma senza risultati concreti".

 

la denuncia degli albergatori
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CATANIA – Turismo ed economia alle falde dell’Etna, un affollato convegno per inchiodare la politica alle proprie responsabilità e sottolineare i punti di forza di questo splendido lembo della Sicilia. Sul tavolo dei relatori c’erano Mario Bevacqua (presidente Uftaa), Dario Pistorio (presidente Fipa Sicilia), Ugo Rendo (vicepresidente vicario alberghi e turismo Confindustria Sicilia), Gaetano Scidá (presidente nazionale Mpi, eventi e congressi), Nico Torrisi (presidente Federalberghi Sicilia).

Moderatore dell’evento il giornalista esperto in turismo, Fabio Tracuzzi.
Sono stati affrontati gli argomenti inerenti il tema del turismo, risorsa fondamentale per la nostra isola che oggi, ahimè, non è stata sfruttata del tutto. Vi è la condivisone dell’idea che il turismo possa rappresentare un motore funzionale alla risoluzione dei problemi economici e di occupazione che attanagliano l’isola.
“Ad oggi solo promesse da parte della politica regionale – denuncia Mario Bevacqua – e siamo stanchi di aspettare e di sperare che qualcosa possa cambiare. Gli assessori di turno si sono sempre mostrati ben disposti a promettere – continua – ma senza che a ciò abbiano mai fatto seguito fatti concreti.

Da qui l’esigenza di cambiare registro: dagli operatori giungano richieste precise, realizzabili che andremo a condividere. Per questo motivo – conclude Bevacqua – invito gli imprenditori del settore ad avanzare proposte precise indirizzandole a me personalmente.”
“Già la settimana scorsa – gli fa eco Nico Torrisi – in occasione dell’assemblea straordinaria di tutti gli operatori del settore alberghiero, svoltasi a Cefalù – abbiamo stilato un programma ben preciso. Il documento redatto è il frutto di un compattarsi dettato dalla situazione di emergenza, che supera le lotte associative. Tutti assieme Federalberghi, Fipe, Confindustria albergo e turismo, abbiamo definito i punti chiave che, ci auguriamo, spingano l’assessore Battiato a fare del turismo <<il suo centro di gravità permanente>>, sebbene le premesse da cui ci si è mossi non sembrano essere queste. Siamo fiduciosi – continua – che il vuoto verrà colmato direttamente dal Presidente Crocetta; all’indomani di Cefalù abbiamo consegnato un documento all’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri, che si impegnerà a portare in giunta”.

Nel corso della mattinata di oggi sono stati elencati i punti che compongono la bozza progettuale: da una parte alcuni strumenti per andare a tagliare i costi o cercare di contribuire ad avere minori danni e dall’altro i modi per fare qualcosa in termini di crescita o sviluppo. Il presidente Torrisi ha dato lettura dei 14 punti attenzionati: il sostegno allo sviluppo delle imprese attraverso una pressione immediata al governo centrale perché agisca relativamente al pagamento della seconda rata dell’Imu. “E’un problema che accomuna tutti – afferma – un balzello che è andato a compensare o meglio a triplicare l’ICI”.

Altri punti: la richiesta di un tavolo “non permanente” dove definire l’IMU 2013, l’applicazione della normativa TARSU da equiparare a quella delle civili abitazioni a livello nazionale che ad oggi è, al contrario, molto più alta in parecchi comuni. Ancora, la sospensione dell’applicazione della tassa di soggiorno e, laddove è stata già applicata, la richiesta che vada utilizzata per le spese di promozione turistica.

“La legge quadro nazionale voluta dall’ ex ministro Brambilla – ricorda Torrisi – prevedeva che tale balzello servisse per le spese di “promozione turistica”. M quali si fanno rientrare in questa categoria? Si spiega meglio il presidente di Federalberghi: “Possiamo riferirci al festival belliniano, aldilà delle lite su chi voglia attribuirsene la paternità, ma comunque a qualcosa di utile e pratico e non di certo a cose funzionali a pagare, per esempio, l’azienda municipale trasporti perché mal messa”.

Con soddisfazione dichiara poi di aver, in collaborazione con il comparto, vigilato e ottenuto che i soldi recuperati tramite le imposte di soggiorno fossero utilizzati per fare le spese di promozione.
Il documento contiene anche la richiesta sia di moratoria delle rate di mutuo agevolato e non, affinché si paghi la parte di interessi senza quota capitale per un anno, sia anche di rifinanziamento del credito d’esercizio per le agenzie di viaggio nonché lo sblocco per le delibere dei Pon per i fondi europei.
L’altro troncone del documento siglato si riferisce alla promozione e alla riqualificazione del territorio. Purtroppo – prosegue Torrisi – dei 125 milioni che il precedente governo regionale aveva individuato e che dovevano servire alle strutture alberghiere esistenti non se ne ha notizia. Allo stato attuale – informa la platea –  ci è stato comunicato che vi è un controllo da parte della Corte dei Conti e che quindi occorrerà recuperarli”. “Ritengo – insiste Torrisi – che tutto ciò abbia dell’incredibile: parliamo di imprese che hanno già speso e documentato e che oggi si ritrovano indebitate”.

Tra i punti si legge ancora: la realizzazione di un bando per la ristrutturazione delle agenzie viaggio e dei tour operator che hanno attraversato momenti difficili e ai quali occorre dare l’opportunità di riproporsi sul mercato; l’individuazione di operazioni di co-marketing con le imprese del territorio a supporto di investimenti per l’incremento del traffico aeroportuale e ferroviario con rifacimento di quest’ultima; l’apertura dello scalo di Comiso con potenziamento del canale di collegamento stradale; la risoluzione delle problematiche ferroviarie al fine di permettere la realizzazione della seconda pista dell’aeroporto; il potenziamento dei collegamenti con le isole minori. “Perché – ironizza Torrisi – noi siciliani siamo non solo isolani anche isolati”. E per finire, l’identificazione di un unico soggetto che faccia promozione turistica su un progetto condiviso; la creazione di un marchio “qualità Sicilia” e la rottamazione di quelle strutture che non stanno sul mercato perché siano trasformate in attività produttive, sull’esempio di altre regioni; la proroga delle concessione dell’attività balneare.

“Non dobbiamo dimenticare – dice Torrisi a Livesiciliacatania –  che le nostre imprese sono “labour intensive”, cioè, il nostro patrimonio è rappresentato dalla gente. E’in corso un disastro sociale sul quale riflettere e trovare nel breve termine soluzioni di fatto.

Le decine di centinaia di posti di lavoro venute meno, la perdita dell’indennità di disoccupazione degli stagionali sono solo alcune delle voci che agitano i siciliani. Al nuovo governo regionale viene lasciata in eredità una realtà scottante e dolorosa. E’tempo di passare dagli annunci a forte impatto mediatico a progetti concreti che abbiano un risvolto operativo e che diano speranza certa ai giovani siciliani. Giovani non più nelle condizioni di scegliere il proprio futuro professionale ma costretti, ahimè, a subire il fenomeno dell’ emigrazione.

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