PORTO EMPEDOCLE (AGRIGENTO) – Perdere in casa fa male, perdere perché non è stato rispettato un ordine di scuderia ancor di più. Lo stato d’animo di Franco Ciani è facilmente immaginabile, dopo aver visto la propria squadra perdere per un mancato fallo allo scadere, regalando di fatto l’overtime a Ferentino: “Fa male perché è colpa nostra, se vogliamo crescere dobbiamo entrare in quest’ordine di idee, certi errori non possiamo commetterli. Non possiamo stare avanti per più di trentasette minuti e con migliori percentuali, concedendo il minimo storico di rimbalzi offensivi a Ferentino, per poi buttare tutto via senza spendere un fallo a nove secondi. Gigli può sbagliare come ha sbagliato Saccaggi. L’indicazione di far fallo c’era, se si vuole vincere a questo livello non si può però andare timidi. Abbiamo fatto una finta di fallo e non va bene, lì si manda l’avversario ai liberi. Siamo stati poco attenti, per usare un eufemismo, e dobbiamo recitare il mea culpa”.
L’unico punto positivo sta nella prestazione della Fortitudo, che ha dimostrato di essere alla pari di una corazzata del calibro di Ferentino: “Il campo ha detto che eravamo pronti per giocarcela, nel terzo quarto c’è stata più qualità di Ferentino che errori nostri. Hanno subito fatto capire che partita volevano fare, ma alla fine avevamo sempre tre punti di vantaggio, tenuti fino a cinque minuti dalla fine, e partite del genere vanno vinte. Battere Ferentino sarebbe stato importantissimo”.