BAGHERIA – Si è tenuto oggi a Palazzo Butera, a Bagheria, il terzo e ultimo incontro del ciclo “Tutta un’altra… Lettera? Conoscere, osservare e intervenire nella scuola dell’infanzia e nelle prime classi per prevenire e contrastare le dislessie” organizzata dall’associazione “Dislego”.
“Abbiamo voluto fortemente fare queste attività per sostenere e aiutare le persone affette da questo tipo di patologie. È necessario non solo intervenire praticamente, è fondamentale sostenerle anche emotivamente e sin dall’infanzia, con questa missione sono nate l’associazione e le iniziative ad essa collegate – spiega il giovane presidente Giorgio Carollo, anche lui dislessico -. Per dare nuovi strumenti alle famiglie dei bambini con queste difficoltà – ha spiegato Carollo – abbiamo deciso di organizzare un ciclo di incontri con il sostegno di esperti e docenti di psicologia”.
Proprio l’incontro di oggi si è focalizzato sulla divulgazione di pratiche didattiche efficaci fra cui quelle elaborate dall’esperta di processi di apprendimento della scuola Tomaselli di Palermo Tiziana Di Cola e della docente della facoltà di Scienze psicologiche Marianna Alesi. “Questi incontri e i metodi messi a punto vogliono avere anche lo scopo di sensibilizzare la società in cui viviamo – ha detto Tiziana Di Cola – società troppo spesso indifferente alle difficoltà di questi bambini e adulti nel leggere o scrivere o nel riuscire semplicemente a collegare un volto ad un nome. Nel mio caso – ha sottolineato l’esperta – il mio metodo In Pari Potenziando raccoglie una serie di esercizi o attività che possono aiutare i bambini nel migliorare il loro approccio alla realtà, compreso il rendimento scolastico. Le persone affette da dislessia alla nascita sviluppano solo una capacità di apprendimento uditivo e visivo complessivo avendo poi difficoltà nelle attività di lettura, somma o sottazione e in generale nelle funzioni esecutive, ovvero tutti quei gesti che si compiono per raggiungere uno scopo. Per aiutare questi ragazzi spesso utilizziamo anche il linguaggio dei segni o particolari giochi”.
“Il programma Pmo messo a punto da me e da Annamaria Pepi – spiega invece Marianna Alesi – ha sviluppato circa trenta attività mirate per il potenziamento delle funzioni esecutive dei bambini come la precisione nei movimenti o allenare la memoria, punti deboli nei soggetti affetti da dislessia, fruttando anche le attività sportive”.