"Tutti in giacca e cravatta" | Regole più severe all'Ars - Live Sicilia

“Tutti in giacca e cravatta” | Regole più severe all’Ars

I deputati questori dell'Ars hanno diramato ieri una nuova circolare: regole più rigide per abbigliamento e nuove indicazioni su come 'circolare' per i corridoi del palazzo.

Palazzo dei Normanni
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PALERMO – Tutti sanno che a Palazzo dei Normanni ci sono dei canoni d’abbigliamento da rispettare. Di solito, soprattutto nelle giornate di seduta parlamentare, questo significa che gli uomini sono tenuti ad indossare giacca e cravatta. Una regola che, evidentemente, qualcuno deve avere disatteso.

Perché ieri all’Assemblea regionale siciliana, è stata diramata una circolare firmata dai deputati questori (Franco Rinaldi, Nino Oddo e Paolo Ruggirello), che detta – ancora una volta – le regole da rispettare in fatto di abbigliamento e le regole “sulla circolazione negli ambienti”. “Al fine di salvaguardare il decoro della sede parlamentare – si legge nel documento – si ribadiscono le regole vigenti in materia di canoni di abbigliamento e si forniscono precisazioni e chiarimenti a tutti gli interessati sul comportamento da tenere nel Palazzo Reale di Palermo”.

Ed eccolo, il comportamento da tenere: “Tutti coloro i quali si recano a Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento Siciliano, per qualunque ragione ed a prescindere dall’ufficio o dalla sala del Palazzo presso cui siano diretti, sono tenuti ad indossare – in qualunque giornata ed in ogni orario – un abbigliamento decoroso. Gli uomini diretti verso gli uffici dell’Ars, e verso i locali dei gruppi parlamentari sono tenuti ad indossare la giacca”. Ma non finisce qui. “In particolare – continua la circolare – , nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì (sia nel caso in cui si tenga seduta d’aula o di commissione, sia in caso contrario), gli uomini che accedano ai locali del Palazzo, compresi i dipendenti dell’Assemblea regionale siciliana nonché dei gruppi parlamentari e delle segreterie particolari dei componenti del Consiglio di presidenza, sono tenuti ad indossare la giacca e la cravatta”. A prescindere da dove siano diretti. Piano parlamentare o delle commissioni: qualunque sia la destinazione, resta fermo l’obbligo.

E se prima c’era una certa tolleranza, invece, per chi arrivava all’Ars per partecipare ad un convegno o per essere ascoltato in commissione, adesso non sarà più così. Gli uffici avranno il compito di informare prima gli ‘ospiti’ riguardo ai canoni d’abbigliamento. Poiché, però, l’obbligo non si estende ai baristi, camerieri, fattorini, addetti alla manutenzione e i dipendenti delle ditte di pulizia, a loro è fatto divieto – nei giorni di seduta d’aula – di recarsi nel loggiato del piano parlamentare e nella zona della caffetteria.

La circolare, poi, limita anche gli ‘spostamenti’ all’interno del Palazzo. “Nei giorni di seduta – si legge – è interdetto salire dalla scala bianca ai soggetti diversi dai deputati e dai dipendenti di ruolo in servizio dell’Assemblea. I giornalisti potranno utilizzare tale scala per recarsi in sala stampa e negli altri luoghi cui è loro consentito l’ingresso e la circolazione. Per ragioni di sicurezza – continua – , i dipendenti degli enti presenti nel Palazzo nonché i rispettivi ospiti sono tenuti all’utilizzo esclusivamente delle scale che conducono ai rispettivi posti di lavoro e non potranno utilizzare gli ascensori né percorrere corridoi che conducono ad altre destinazioni; i medesimi soggetti quando si tiene seduta d’Aula non possono per l’intera giornata recarsi al piano parlamentare (compresa la zona ristorante-caffetteria) nel caso in cui – se non fosse stato già abbastanza chiaro – non indossino giacca e cravatta”.

 


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