Un docufilm per ricordare la figura di don Pino Puglisi, assassinato dalla mafia il 15 settembre di 30 anni fa, andrà in onda in prima serata mercoledì 13 settembre, su Tv2000. ‘Testimone di speranza: l’audacia tenera di don Pino Puglisi’, questo è il titolo del docufilm a cura di Fausto Della Ceca. Di Valeria Castrucci, Serena Cirillo e Giuseppe Cutrona.
“Un buon pastore, mite e umile, come l’ha definito Papa Francesco, educatore e padre di una moltitudine di giovani in una delle periferie più difficili di Palermo come Brancaccio – si legge in una nota -. Un sacerdote che non si è piegato alle logiche di Cosa Nostra, armato solo del suo sorriso e dell’amore per il Vangelo. Un martire ucciso in odio alla fede che ha testimoniato con il suo sangue l’amore per Dio e per la gente del quartiere a lui affidata. A raccontare la sua missione di operatore di pace e la sua eredità, i collaboratori più stretti, gli amici di sempre, gli allievi, i figli spirituali, l’attuale parroco di Brancaccio, don Maurizio Francoforte, i volontari del “Centro Padre Nostro”, da lui fondato pochi mesi prima dell’assassinio, e l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice”.
Disabilità, guerra, legalità. Ecco i temi trattati dai docu-film che Tv2000 ha presentato all’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nello spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo. Tre le proposte dell’emittente della Cei: Dipinto di blu, di Gianni Vukaj e Beatrice Bernacchi; Ninne nanne ai tempi della guerra, di Giuseppe Carrieri; Testimone di speranza: l’audacia tenera di don Pino Puglisi, a cura di Fausto Della Ceca, di Valeria Castrucci, Serena Cirillo e Giuseppe Cutrona.
“Oggi – dichiara il direttore di Tv2000 Vincenzo Morgante – abbiamo avuto l’opportunità di presentare al Festival tre prodotti di Tv2000 che confermano lo stile della nostra emittente per contenuti e forma: lo sguardo attento ai problemi del nostro tempo, italiani e internazionali; la valorizzazione di professionalità interne che non preclude la collaborazione con grandi autori e registi esterni; l’attenzione alle persone, per noi doverosa sia verso i protagonisti delle storie che raccontiamo che verso il nostro pubblico”.