ALESSANDRIA- Un film dell’orrore, quello di Alessandria, che ha sconvolto un’intera comunità. Un uomo di 66 anni, Martino Benzi, ha ucciso il figlio, Matteo, la moglie, Monica Berta, nella loro casa e la suocera, Carla Schiffo, nell’istituto di cura e riabilitazione ‘Divina provvidenza’. Poi si è tolto la vita nel giardino della struttura. I carabinieri, in seguito alla tragedia nell’istituto, hanno cercato di rintracciare i familiari dell’uomo, scoprendo quindi i due cadaveri in casa.
Il biglietto
“Andate a casa e troverete il cadavere di mia moglie e di mio figlio”. Era di questo tenore un biglietto trovato addosso all’uomo. Ed è stata questa macabra comunicazione a orientare la ricerca degli inquirenti. Accanto al corpo di Benzi, gli investigatori hanno trovato e sequestrato un rasoio e un coltello.
Il film dell’orrore
Ecco, dunque, la possibile sequenza del film dell’orrore di Alessandria. L’uomo avrebbe ucciso per primo il figlio, nella sua camera da letto, sferrandogli diverse coltellate. Poi sarebbe toccato alla moglie. Infine, Benzi è uscito ed è andato a trovare la suocera, Carla Schiffo, uccidendola con un rasoio, prima di suicidarsi.
