15 Settembre 2016, 10:16
1 min di lettura
È stato condannato dal Tribunale di Livorno il bracconiere di 44 anni, di Lucca, che nel 2012 aveva abbattuto due preziosi Ibis Eremita, uccelli di una specie protetta a livello mondiale. Allo stato semiselvatico o in cattività in Europa se ne contano non più di un migliaio.
Le indagini per individuarlo, condotte dai forestali di Cecina e dai poliziotti provinciali livornesi, si erano avvalse tra l’altro di trasmettitori Gps e microchip applicati agli Ibis che emettono segnali tramite cui si può ricostruirne i movimenti. In udienza, il bracconiere ha sostenuto di aver sparato a quello che credeva fosse un gruppo di colombacci. Ma la Corte non ha abboccato e ha proceduto per l’intenzionalità.
“Condanna importante sia per la gravità del reato sia perché gli Ibis sono a rischio estinzione”, ha detto Massimo Vitturi, responsabile LAV, associazione per la protezione dei diritti degli animali che si è costituita parte civile al processo.
Pubblicato il
15 Settembre 2016, 10:16