Come nei film: ucciso per strada a colpi di pistola davanti ad uno dei suoi esercizi commerciali nel quartiere italiano di Montreal. Così è stato ucciso nel tardo pomeriggio di martedì nel quartiere di San Leonardo Agostino Cuntrera, 66 anni, considerato a capo della famiglia mafiosa dei Rizzuto. La notizia dell’omicidio è stata confermata solo ieri dalla polizia canadese, che si è limitata a fornire pochi dettagli sull’omicidio: a sparare sarebbero stati uno o più uomini a bordo di un’auto nera di grossa cilindrata che è stata poi vista fuggire a forte velocità. Un dato è certo, come sottolineano anche molti media canadesi: l’omicidio Cuntrera, soprannominato ”il signore di Saint Leonard’, è da inquadrarsi nella guerra di mafia scatenatasi a Montreal da dicembre scorso, quando venne ucciso Nick Rizzuto, figlio del boss Vito, in carcere dal 2004 negli Stati Uniti nell’ambito delle indagini per l’omicidio di tre membri della famiglia Bonanno di New York. Dopo l’arresto di Vito Rizzuto, Cuntrera aveva temporaneamente assunto il comando della ‘famiglia’, in attesa che il capo clan rientrasse in Canada. Ma è stato ucciso e il suo omicidio potrebbe rappresentare una svolta storica per quanto riguarda gli equilibri mafiosi a Montreal. Gli investigatori considerano infatti il suo omicidio come un colpo durissimo inferto alla famiglia Rizzuto, che ha comandato sulle attività criminali di Montreal negli ultimi trent’anni. Simbolicamente, con l’omicidio di Cuntrera si chiude un’epoca, quella dei Rizzuto, che avevano preso il potere in modo analogo nel 1978 con l’assassinio dell’allora capo del clan dei Calabresi, Paolo Violi. Cuntrera aveva personalmente preso parte all’assassinio di Violi, avvenuto in un bar-cremeria, ma al processo le sue responsabilità dirette nell’omicidio non erano emerse ed era stato condannato a 5 anni per ”cospirazione” in omicidio. Una volta uscito di prigione aveva avviato una serie di attività commerciali nel quartiere italiano di Saint Leonard, a Montreal, e in più occasione si era mostrato in pubblico con il boss, don Vito Rizzuto. Nato nel 1944 a Siculiana, in provincia di Agrigento, e giunto in Canada nel 1965, Agostino Cuntrera aveva inizialmente diretto un’associazione di immigranti, quindi era entrato in contatto con Alfonso Gagliano, ex politico canadese anch’egli originario di Siculiana, divenuto in Canada anche ministro (dei Lavori Pubblici). Gagliano nel 2004, nell’ambito delle indagini che portarono all’arresto di Rizzuto, venne accusato di avere legami con la mafia. Le accuse travolsero la sua carriera politica, nonostante lui le abbia sempre negate. Con la scomparsa di Cuntrera il potere della famiglia Rizzuto subisce un colpo durissimo. Anche perchè, oltre all’arresto di Vito e all’omicidio di Nick Rizzuto, nel maggio scorso è misteriosamente scomparso Paolo Renda, 70 anni, considerato l’esperto finanziario del clan.
Fonte Ansa