Ucciso da una fucilata, | assolti i commilitoni - Live Sicilia

Ucciso da una fucilata, | assolti i commilitoni

Salvatore Malgioglio morì per una fucilata
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La Corte d’Assise d’appello di Messina ha confermato l’assoluzione dei sette
commilitoni del soldato di leva Salvatore Malgioglio, 19 anni di Francofonte
(Siracusa), ucciso da una fucilata mentre svolgeva servizio a Santa Teresa
Riva, sedici anni fa. La notte del 17 luglio 1994 i militari svolgevano
servizio di presidio all’interno del deposito della Stat, un’azienda di
autolinee che nei giorni precedenti aveva subito alcuni attentati a opera del
racket (due pullman era stati incendiati). Il controllo rientrava
nell’operazione Vespri siciliani: in quel periodo l’Esercito era stato delegato
al controllo di obiettivi sensibili, possibili oggetto di attentati da parte
della mafia. Nonostante tanti anni di indagini e dibattimenti non è stata mai
accertata la verità sulla morte di Malgioglio. In un primo momento venne
ipotizzato il suicidio del giovane, disperato per l’ennesima notte di ronda
notturna, poi una lite nel corso della quale poteva essere accidentalmente
partita la fucilita, infine un errore di un commilitone che avrebbe fatto fuoco
pensando a un attentatore. I soldati assolti sono Giuseppe Sciarrabba di
Palermo, accusato di omicidio preterintenzionale; Samuel Iacono di Comiso (Rg), Giampiero Li Puma di Petralia Sottana (Pa), Roberto Romano di Altavilla Milicia (Pa) e Antonino Barcia, Luciano Cappello e Vincenzo Tummina, tutti di Palermo, imputati di favoreggiamento.


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