CATANIA – “Si metta presto in condizioni la Città metropolitana di Catania e l’intera Regione siciliana di poter vaccinare i soggetti under 60.” E’ questo il novo appello che la Ugl etnea lancia al presidente Nello Musumeci, con la richiesta di sollecitare il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, generale Paolo Figliuolo, ad autorizzare la Sicilia. Un vero e proprio grido di allarme, quello che parte dai piedi dell’Etna, considerato che il contagio continua a correre nonostante le misure restrittive e sta coinvolgendo soprattutto una fascia di età compresa tra i 40 ed i 60 anni.
“Abbiamo potuto appurare, la scorsa settimana, che la categoria over 60 sta rispondendo in modo poco reattivo alle numerose sollecitazioni, compresa quella di un “Open day” delle vaccinazioni durato tre giorni, soprattutto perché dubbiosa sulla bontà del vaccino AstraZeneca. Non sarà di certo, a nostro avviso, la riproposizione della stessa iniziativa con un giorno in più a convincere chi ha oltre 60 anni a vaccinarsi” – fa notare il segretario territoriale Giovanni Musumeci.
“Nel contempo con frequenza, noi che come organizzazione sindacale viviamo il territorio, riceviamo richieste di lavoratori che vogliono vaccinarsi con AstraZeneca. Uomini e donne che hanno piena consapevolezza degli effetti del siero non vietato per chi ha meno di 60 anni e che andrebbero di corsa a farsi somministrare la prima dose. Se già Lombardia e Lazio hanno iniziato questa pratica, ma sono state “rallentate” a causa della mancanza di quantitativi di dosi necessarie, perché invece non dare l’ok per la Sicilia dove fino alla scorsa settimana si segnalava la presenza nei magazzini di circa 100 mila dosi? Tutto ciò ci sembra incomprensibile, quando in corso c’è una campagna che dovrebbe correre speditamente invece che subire inutili rallentamenti, mentre a Roma si parla costantemente di riaperture. Come dovremo riaprire se abbiamo i vaccini e non vacciniamo le persone?”
“Chiediamo quindi al presidente, che riteniamo sempre sensibile alle richieste dei cittadini, di fare in modo che in tempi rapidi a Roma venga valutata la posizione della Sicilia, autorizzandola ad inoculare il vaccino anglo – svedese per gli under 60, tenuto conto anche del fatto che in questi giorni sono arrivate dosi di Pfizer e Moderna utili a mettere in sicurezza chi ha oltre 60 anni e i fragili. Questo, oltretutto, con la prospettiva dell’arrivo di Johnson & Johnson che, di certo, non apre alcuno scenario positivo per la fascia 20 – 60, dato che anche questo tipo di vaccino ha avuto raccomandazioni simili a quelle di AstraZeneca”.
“Allora invochiamo per l’ennesima volta un atto di estremo buon senso. Diciamo questo poichè ci sembra giusto che la mole di risorse logistiche, umane ed organizzative messe a punto dalla Regione siciliana per la campagna vaccinale sia finalizzata ad un lavoro certosino e fattivo, ma non ad un nuovo triste conteggio di hub semi vuoti – conclude Musumeci.”