CATANIA – “Esprimiamo grande preoccupazione per le notizie che giungono da autorevoli fonti nazionali in merito alla situazione attuale di StMicroelectronics. In particolare siamo molto turbati per le informazioni relative alla possibile riduzione del personale, che creerebbe un impatto significativo sui lavoratori e sulla stabilità dei siti produttivi italiani con particolare riferimento a quelli di Catania e di Agrate“.
Così in una nota il vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Antonio Mazzeo.
“Informazioni insufficienti
“Jean-Marc Chéry, amministratore delegato della multinazionale – continua Mazzeo – ha annunciato una riorganizzazione aziendale che prevede un impatto diretto sui siti produttivi e una riduzione del personale europeo pari al 6%., circa 3 mila dipendenti.
La riduzione prevista non è accompagnata da informazioni sufficienti riguardo le modalità di uscita anticipata, i contributi previdenziali e le tempistiche. Siamo pronti a discutere sulle condizioni di pensionamento, ma rimaniamo fermamente contrari a qualsiasi tipo di taglio netto del personale”.
La convocazione
Mazzeo rende noto che domani il sindacato è stato convocato in commissione Attività produttive dell’Ars, dove saranno presenti anche alcuni dirigenti locali di StMicroelectronics. “In quell’occasione – annuncia – solleveremo le nostre preoccupazioni. Contemporaneamente abbiamo già inviato una richiesta ufficiale di incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, presieduto da Adolfo Urso, affinché il governo intervenga tempestivamente per porre fine a questa crisi”.
“Come Ugl Metalmeccanici – conclude Mazzeo – stiamo dichiarando uno stato di agitazione per tutti i siti italiani, inclusi quelli di Agrate e Catania, e resteremo in questa posizione finché non riceveremo una convocazione ufficiale da parte del Ministero, sperando di ottenere informazioni più dettagliate”.