Come era facilmente prevedibile e come abbiamo ampiamente previsto, lo stanno mollando tutti. Perfino Antonello Cracolici, su “Repubblica”, invita Raffaele Lombardo al passo indietro “per il bene dell’alleanza”. L’invito è esplicito. Il governatore ribadisca di “non essere disposto a ricandidarsi”, in vista di eventuali elezioni anticipate. Se l’architetto dell’esperienza che il Pd sta conducendo a Palazzo d’Orleans dice questo, significa che siamo alla frutta. L’espediente cracoliciano è una sorta di morte dolce, il grimaldello di una via d’uscita, prima che sia troppo tardi e ammesso che non lo sia già.
Difficilmente, il Pd trarrà benefici dall’avventura governativa al fianco di un leader tanto discusso. L’imbuto della situazione politica e sociale è strettissimo. La giunta dei miracoli ha prodotto poco. Il campo è minato, a prescindere dall’inchiesta. Forse siamo agli sgoccioli.
Ps. Nel giugno di molti anni fa moriva Enrico Berlinguer, un uomo serio e onesto appassionato della questione morale. Abbiamo messo la sua foto per ricordarlo. Secondo noi la lezione del “Dolce Enrico” ha ancora attinenza con l’attualità. Perfino in Sicilia.