PALERMO – La Regione Siciliana con venti milioni di euro finanzierà la creazione di un laboratorio marino per monitorare fenomeni vulcanici e sismici nei mari dell’Isola. È il risultato di un’intesa tra il dipartimento regionale per le Attività produttive e i Laboratori del Sud dell’Istituto nazionale di fisica nucleare. Secondo l’accordo, sottoscritto dall’assessore regionale Mimmo Turano e dal professor Giacomo Cuttone, il contributo – rientrante nell’ambito dell’Asse prioritario 1 (Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione) del Po Fesr 2014-2020 – è destinato alla realizzazione del progetto Idmar per un laboratorio multidisciplinare di ricerca scientifica e tecnologica in ambiente marino.
“Abbiamo finanziato – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – un laboratorio ritenuto prioritario dal Piano nazionale delle infrastrutture di ricerca del Miur. Un’opera fondamentale, soprattuto in una terra ‘ballerina’ come la Sicilia, per monitorare le deformazioni causate da faglie attive sul fondale marino e dunque nella prevenzione degli eventi sismici”.
Il progetto – di cui è capofila l’Istituto nazionale di fisica nucleare e che ha come partner l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e il Cnr – prevede il potenziamento del laboratorio di terra di Portopalo di Capo Passero in provincia di Siracusa. In particolare, verrà installato un nuovo cavo elettro-ottico, realizzata la rete di fondo al largo di Portopalo e potenziata la stazione di terra al porto di Catania.
“Il sostegno alle infrastrutture della ricerca considerate strategiche per i sistemi regionali – aggiunge l’assessore Turano – non è solo un obiettivo coerente con la nostra strategia regionale per l’innovazione e la specializzazione intelligente, ma è il segno di come la ricerca sia tornata tra le priorità della Regione”.