CATANIA – I Forconi sono tornati. Questa volta la crociata è contro le aste giudiziarie. I “berretti blu” hanno piazzato un letto sotto i noti “Archi della Marina” di via Dusmet. “E’ lecito fermare un aggressore ingiusto”. E per la loro battaglia citano addirittura le parole di Jorge Mario Bergoglio. Le parole di Papa Francesco, infatti, campeggiano in uno degli striscioni preparati per la conferenza stampa. Incontro indetto per spiegare i motivi di questa lotta, ancora una volta a sostegno delle classi deboli. Non a caso per il giaciglio è stata scelta come location la zona degli “archi della marina”, da sempre tetto per clochard e persone indigenti. “Per alcuni l’ultima abitazione possibile, nella speranza – si chiedono i manifestanti – che il sindaco non voglia chiederci l’Imu”. Una provocazione, in perfetto stile Forconi, quella che ha voluto lanciare il movimento guidato da Mariano Ferro.
Si vuole bloccare un effetto domino: case e imprese sono messe all’asta e molti rischiano di perdere il patrimonio conquistato con anni e anni di duro lavoro. Un prezzo troppo alto da pagare, secondo i Forconi, quando a distruggere tutto ci ha pensato la crisi. “Noi ce lo stiamo chiedendo – si legge in un manifesto – nell’attesa che il legislatore si decida a fare la sua parte, fermiamo questa macelleria sociale che premia i furbi e massacra le vittime della crisi”. Insomma per i Forconi ancora una volta i politici si sono girati dall’altra parte. Ma i Forconi, gentilmente, hanno allargato l’invito alla conferenza stampa anche a loro: “Sutta l’archi ra marina vogliamo i politici che ci hanno portato alla rovina”.