Un piano per prevedere i focolai di Covid-19: c'è anche la Sicilia

Un piano per prevedere i focolai di Covid-19: c’è anche la Sicilia

Progetto illustrato a Treviso
CORONAVIRUS
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PALERMO – C’è anche la Sicilia tra le regioni che hanno aderito al protocollo di previsione dei focolai della pandemia da coronavirus. Il progetto coinvolge l’Istituto superiore di Sanità, l’Istat e l’Università della Bicocca: oltre alla Sicilia, hanno già dato la loro adesione le regioni Lombardia, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia e a breve anche il Piemonte, oltre ad alcuni atenei italiani. Il progetto è stato illustrato a Treviso nel corso della giornata conclusiva del Festival della statistica e della demografia.

Alert epidemiologico

L’idea, ha spiegato Giovanni Corrao dell’Università della Bicocca “é di mettere a punto un modello di alert epidemiologico per identificare precocemente i focolai epidemici” attraverso l’individuazione delle variabili che si possono presentare in un determinato territorio. “Durante questa pandemia – ha rilevato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico – il tema dei modelli, delle previsioni, della comprensione dei fenomeni si è rivelato centrale”. Quello che ci insegna il Covid “è l’importanza dei dati – ha aggiunto – è vero che abbiamo molti dati, però è altrettanto vero che per poter fare studi come quello che si sta cercando di fare occorre avere una buona qualità dei dati, rappresentativi di tutta la realtà di un Paese, avere degli standard e avere la possibilità di condividerli in maniera tempestiva”.
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