Un santo in Paradiso - Live Sicilia

Un santo in Paradiso

Perché Renzi va a Pozzallo? Perché per vincere le elezioni ci vuole un santo in Paradiso, e in questo lembo della Sicilia è nato Giorgio La Pira. Ma il modello di quella Dc è fatto di assistenzialismo.

La visita di Renzi a Pozzallo
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POZZALLO – Matteo Renzi a Pozzallo. Unni? A Pozzallo? Sì, a Pozzallo. Comizio in Piazza Rimembranza con tanto di camper parcheggiato di fronte alla Torre Cabrera, una mangiata di pesce e via dopo la tre giorni in terra di Sicilia.
Matteo Renzi, giovane rottamatore, diciamolo, a sapi longa. Ha aspettato, come un pescatore il bel tempo, il passaggio della perturbazione elettorale sopra la Sicilia. Quella che ha portato all’elezione di quel bel cirro di Crocetta. Renzi, cautamente, temendo di imbattersi in una trubbiana ha preferito evitare l’isola nelle settimane che hanno preceduto il voto. La meteorologia politica in Sicilia è cosa assai complicata e l’etrusco Renzi ha evitato di fare l’aruspice. Ha evitato di interpretare fegati o viscere e meno che mai di scrivere due righe di endorsement a Crocetta. Ma, sette giorni dopo che il candidato del suo partito è stato eletto sullo scranno più alto di Palazzo d’Orleans, arriva in Sicilia e si allunga fino alla sua propaggine sud-orientale finendo a Pozzallo. Perché? Per ricordare il Sindaco Giorgio La Pira che a Pozzallo deve i suoi natali. Come smorfiare tutto ciò?
Renzi ha capito che per vincere le elezioni non bastano i guru della televisione e dei talk show. Non basta piacere alla gente che piace. Non basta avere la Gruber che ha fatto di Otto e Mezzo la sua curva Sud, pardon, Fiesole. Non basta aver incassato l’appoggio della finanza o almeno di parte di essa. Per vincere in Italia non bastano i voti, e non è vero niente che quello che succede in Sicilia è sempre l’anticamera di quello che accadrà, politicamente, a Roma. Per vincere le elezioni ci vuole un Santo in Paradiso. E Giorgio La Pira Santo è. E con La Pira, Renzi oggi a Pozzallo ha voluto allungare il suo sguardo a quel mondo cattolico che, dal punto di vista elettorale, appare assai disorientato e che non ha ancora deciso se affidarsi a Fini e Casini.
Renzi a Pozzallo dice: “Come La Pira rivolterò l’Italia come un calzino”. Ecco, proprio no. Il modello di quella Dc, che si faceva camera di compensazione tra l’atlantismo suonato con le note del mandolino e il comunismo rosso come la pizza al pomodoro, fu il modello di una politica assistenzialista che ingravidava le aziende di stato di elettori. Chissà che brivido avrà percorso la schiena del Direttore delle Risorse Umane dell’Eni. Deve avere uno schedario di soli pozzallesi…


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