Una canoa per le donne nella gara contro il tumore al seno - Live Sicilia

Una canoa per le donne nella gara contro il tumore al seno

Iniziativa della Lilt sposata dal Consiglio di presidenza dell'Ars che ha finanziato 'Dragon Boat'
PALERMO
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PALERMO – Lo sport, e in particolare il canottaggio, come arma ulteriore per le donne nella loro battaglia contro il tumore al seno e i postumi dell’intervento chirurgico. Con questo obiettivo la Lilt di Palermo (Lega italiana per la lotta contro i tumori) ha messo in campo una iniziativa sposata dal Consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale siciliana. Finanziati con trentamila euro l’acquisto si una imbarcazione, la ‘Dragon Boat’, e la messa in piedi di una struttura di assistenza che possa consentire a chi si avvicina all’associazione di potere fare esercizio fisico controllato. Le donne della Lilt sono state ricevute questo pomeriggio dal deputato Edy Tamajo, componente del Consiglio di presidenza dell’Ars.

Il progetto ‘Dragon Boat’ nasce dalla consapevolezza che a seguito dell’intervento chirurgico di mastectomia la donna ha bisogno di un percorso di riabilitazione che solo strutture specializzate. COn ‘Dragon Boat si fornisce alle donne che hanno subito un intervento chirurgico oncologico un’attività riabilitativa assistenziale, attraverso la pratica sportiva volta ad un miglioramento della qualità della vita, per recuperare uno stile di vita quanto più simile a quello seguito prima dell’insorgenza della malattia.

L’attività della Lilt va avanti da diversi anni con l’appoggio di un circolo canottieri, ma adesso potrà essere autonoma. “Un sgono che si avvera – dice la presidente Francesca Glorioso -. Un progetto dal grande valore psicosociale e fisico, perché consente alle donne che hanno subito un intervento di fare riabilitazione sotto controllo medico, a contatto con l’acqua e in un’atmosfera ideale. A bordo di ?Dragon Boat’ le donne perdono la sensazione della malattia e questo è molto importante sotto il profilo psicologico”. La squadra palermitana partecipa anche a competizioni nazionali: “Ogni volta è una festa – sottolinea ancora Glorioso – e le adesioni al progetto crescono, anche da parte di donne che non hanno subito la malattia ma che vogliono dare una mano a un progetto che è assolutamente di gruppo. Senza il lavoro collettivo e l’unità di intenti – conclude la presidente della Lilt Palermo – ogni obiettivo è difficilmente raggiungibile”.

“Siamo vicini a questo mondo – afferma Tamajo e siamo stati ben lieti di aiutare la Lilt a portare avanti un progetto importantissimo per il benessere psicofisico delle donne colpite da tumore al seno. Ancora una volta lo sport si conferma un’arma importantissima nella lotta alle patologie e il Consiglio di presidenza non poteva non dare una mano a un’associazione che si spende per aiutare le donne in difficoltà”.

“La riabilitazione psicosociale per le donne che hanno subito un intervento a causa di un tumore al seno ha un grandissimo valore – ricorda Patrizia Cellini, animatrice della Lilt Palermo -. Dopo la diagnosi di cancro la vita delle donne cambia radicalmente, noi proviamo a restituire serenità alle tante persone che si avvicinano alla nostra associazione. Tutto questo – conclude – senza dimenticare che il movimento della spalla aiuta fisicamente il corpo delle donne che hanno subito l’intervento”.

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