Non ha parlato a siti e radio per restare un giorno in silenzio, lo ha fatto invece ai vari quotidiani sportivi. Maurizio Zamparini non riesce proprio a non parlare, e commenta così il ko dello stadio Olimpico con la Lazio: “Non avrei nessun commento da fare – ha dichiarato il numero uno di viale del Fante alla “Gazzetta dello Sport -, non ho visto contro la Lazio una squadra, ma semmai un’accozzaglia di giocatori in campo. Di sicuro i miei giocatori devono ricompattarsi e ripartire con la giusta determinazione, c’è qualcosa di negativo che arriva da lontano e non è stata ancora debellata. Cosmi deve lavorare proprio sullo spogliatoio e far capire che non c’è tempo da perdere. Non mi è piaciuto nulla, nemmeno il secondo tempo. Anzi, volete sapere che vi dico? Io mi sono proprio vergognato per questa sconfitta. Dalla prossima partita mi aspetto ben altro”.
Zamparini parla anche a “Tuttosport”: “La verità è che c’è una squadra spaccata, il gruppo non è più unito come una volta”. Domenica sera il patron ha addirittura spento il telefono per non mettere altra benzina sul fuoco. “E sarà così fino a fine campionato. Le colpe di quello che sta succedendo sono di tutti, anche mie. Parlando nel dopopartita, ho finito per mettere pressione all’allenatore e alla squadra. Ho sbagliato, ma io volevo solo stimolare l’ambiente. È per questo che ho preso quella decisione. Se continuiamo a giocare così, senza grinta e senza convinzione, ho il timore che stabiliremo un altro primato negativo – sottolinea Zamparini -. Ai sette gol presi dall’Udinese aggiungeremo il record delle sconfitte consecutive. Sono già quattro, ma possono diventare sette-otto. Inutile parlare di obiettivi quando giochi così – dice ancora Zamparini -. Temo che saremo costretti a commentare un’annata balorda, con un esonero che non era messo in preventivo. Ma Rossi, dopo Natale, aveva perso il filo. Siamo salvi, il cambio era un tentativo che andava fatto per dare una scossa all’ambiente e alla squadra. Cosmi ha l’energia giusta, ma mi rendo conto che non sarà facile venire fuori da questa situazione. Alcuni giocatori hanno avuto un’involuzione terribile. È stato un dolore vedere il Palermo contro la Lazio. Né un’idea, né grinta, niente di niente. Gli argentini stanno giocando da serie B, gli sloveni da C. Mi auguro che una mano d’aiuto al tecnico la diano gli anziani, è necessario che il gruppo si ricompatti, che ognuno non pensi a se stesso. E in campo andrà solo chi ha voglia di combattere, anche a costo di esclusioni eccellenti”.