Unanimità su controllo Partecipate |Approvato il nuovo regolamento - Live Sicilia

Unanimità su controllo Partecipate |Approvato il nuovo regolamento

Il documento prevede, oltre a controlli contabili, anche che le società partecipate rispondano ai criteri di anticorruzione e trasparenza dettati dal legislatore e, con la carta dei servizi, un controllo dell'efficienza.

Palazzo degli elefanti
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CATANIA – Deve essere davvero grave la situazione contabile delle aziende Partecipate del Comune di Catania a giudicare dal comportamento dell’aula. Stasera, infatti, in prima convocazione, l’assemblea cittadina ha dato il via libera al “Regolamento del sistema integrato dei controlli sulle società partecipate”, previsto per legge ma assente, fino a oggi, a Catania.

Con 27 voti favorevoli su 27 presenti, il Consiglio comunale ha approvato la delibera presentata dall’assessore Girlando che, di fatto, consentirà all’amministrazione di avere contezza delle aziende che, per quanto potrebbero essere tutte, o almeno buona parte, in attivo, continuano a chiudere i bilanci in perdita. “E’ uno strumento importantissimo – spiega Girlando – perché darà al Comune controllo pieno e totale nei confronti di queste aziende, controllo che sarà preventivo, concomitante e successiva e che consentirà a tutti di avere una conoscenza di quanto accade. E servirà – aggiunge – anche a responsabilizzare i consigli di amministrazione”.

Il regolamento prevede anche che le società partecipate rispondano ai criteri di anticorruzione e trasparenza dettati dal legislatore e, con la carta dei servizi, un controllo dell’efficienza. Per quanto riguarda il riordino delle società, invece, caldeggiato dall’opposizione, in particolare dal Capogruppo di Grande Catania, Giuseppe Castiglione, ma evidenziato anche dalla Commissione al ramo, l’assessore assicura che il piano relativo sarà portato in Giunta entro l’anno. “A prescindere – evidenzia ancora Girlando – dal piano, saranno sottoscritti i contratti di servizio”.

Tutto è bene quel che finisce bene, anche se il presidente della commissione Partecipate, Michele Failla, è cauto. “Le criticità permangono proprio perché le Partecipate, fino a oggi, hanno funzionato in una certa maniera. Se non si mette mano, e questo regolamento è un tentativo di farlo, di cambiare direzione a questo andazzo, la situazione è destinata a cronicizzarsi definitivamente”. Secondo Failla, lo strumento appena approvato fermerà la deriva attraverso il meccanismo di controllo, soprattutto quello in itinere. Ma occorre altro. “A breve termine bisogna mettere mano all’organizzazione in generale – conclude – e in particolare al Piano di riordino”.

A sottolineare, comunque, il clima “primaverile” del Consiglio, il fatto che l’amministrazione abbia fatto propri gli emendamenti presentati dall’aula. Clima che potrebbe bruscamente entrare in pieno autunno di fronte alla discussione sul Bilancio di previsione che, a breve, dovrebbe approdare un aula.

 


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