UNESCO Edu, nei licei |Si studia la tutela dell’Etna - Live Sicilia

UNESCO Edu, nei licei |Si studia la tutela dell’Etna

Presentata l’iniziativa “Una scuola sperimentale sull’Etna”.

CATANIA – Cresce, all’ombra del vulcano per eccellenza, una cultura attiva della tutela ambientale. Dai giovani dell’UNESCO è partito il programma nazionale “UNESCO Edu”, che in Sicilia si esprime col progetto “Una scuola sperimentale sull’Etna”. L’iniziativa, rivolta agli allievi dei licei Concetto Marchesi (indirizzo classico e scientifico) ed Emilio Greco (indirizzo artistico), si fonda su un protocollo d’intesa che vede la collaborazione dell’Ente Parco dell’Etna e della Ferrovia Circumetnea, ma anche di Confcommercio Giovani e dell’INGV. Soggetti istituzionali diversi, accomunati da sentimenti e attività che abbracciano il territorio etneo in tutte le sue espressioni.

Del resto, con dieci siti Patrimonio dell’Umanità (un quarto del patrimonio nazionale, su un migliaio di siti a livello mondiale), il territorio siciliano ha tutte le carte in regola per esercitare un ruolo trainante. “Come Ente Parco, da quasi trent’anni c’impegniamo ad aver cura di un territorio sfregiato ed abusato, avendo presente il compito di tramandarlo alle generazioni future”, ha esordito Antonietta Maria Mazzaglia, presidente del Parco dell’Etna. “Quando parte del patrimonio culturale viene meno, questo danneggia anche la nostra consapevolezza”, ha poi sottolineato l’avv. Paolo Patané, direttore del Coordinamento dei Comuni Unesco regionali, riferendosi anche agli attuali episodi di distruzione delle opere d’arte come segno di conquista terroristica: “Il nostro patrimonio cade a pezzi: non per le bombe ma per indifferenza e malvagità etica”, ha ribadito senza mezzi termini il dirigente.

Ma l’iniziativa inaugurata oggi sembra poter agire in controtendenza su moltissimi fronti. “Ho apprezzato l’idea d’un progetto realizzato dai giovani per i giovani”, ha affermato il dott. Domenico Patané, dell’INGV, ponendo l’accento su una spiccata caratteristica dell’idea. Ma questa in cosa consiste? “Una prima fase comprende lezioni con lo staff del Parco ed esponenti UNESCO , seguiranno escursioni e specifiche attività pratiche”, ha chiarito Valentina Palermo, del Comitato Giovani UNESCO. “Non è casuale che intanto ci si rivolga a liceo classico, scientifico ed artistico: gli studenti potranno confrontarsi con un tipo di didattica completamente diverso”, ha proseguito la dott.ssa Palermo. Un modo innovativo di veicolare cultura, nel quale la sinergia con ambiti diversi da quello istruzionale può fare la differenza. “La Circumetnea è nata oltre 120 anni fa per unire le persone, ma sono le culture a muoversi”, ha ricordato Alessandro Di Graziano, direttore generale della Ferrovia Circumetnea.

In quest’ottica, l’ente ha già patrocinato il concorso letterario “Storie sotto il vulcano”; adesso mette a disposizione la littorina anni ’30 per le escursioni didattiche da un punto d’osservazione immerso nella Storia. Entusiasta anche Pietro Ambra, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio: “Le imprese devono sostenere e promuovere il territorio”. Decisamente “L’Etna fa scuola”, ha perciò fatto notare la giornalista Melania Tanteri, moderatrice dell’incontro. Ecco allora una delle prime ideazioni pratiche, presentata dalla prof.ssa Marilisa Spironello. Si tratta d’una proposta per riqualificare la stazione di Linguaglossa, richiamandosi alle sue origini di colonia commerciale magno-greca. “La stazione, già di per sé luogo simbolico, potrebbe divenire un moderno ‘emporium’ per prodotti tipici a km 0, in modo da superare la promozione legata al turismo stagionale”, ha illustrato la docente.

Tra le proposte, anche l’impiego di parte dello spazio per esporre le opere di artisti locali. Idea peraltro già applicata con successo in altri spazi analoghi lungo la penisola, permettendo ai turisti un contatto immediato con le espressioni dell’arte locale. Ad Antonio Presti, uno dei pochi mecenati contemporanei, è toccato concludere, rimarcando con forza l’importanza della conoscenza nella salvaguardia dell’ambiente: conoscenza mediata dalle arti quali elementi di risveglio individuale e collettivo. La firma di un memorandum da parte degli aderenti al progetto ne ha sancito l’inizio ufficiale: le prime lezioni saranno il 7 Aprile all’Ente Parco dell’Etna.

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