Un'interrogazione (senza risposta) | anticipò il "caso Russo" - Live Sicilia

Un’interrogazione (senza risposta) | anticipò il “caso Russo”

Falcone (Pdl) chiese spiegazioni a Lombardo
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La vicenda dell’assessore Pier Carmelo Russo, descritta dal mensile “S”, aveva già trovato spazio nei dibattiti dell’Assemblea regionale. Il 7 gennaio del 2010, infatti, il deputato del Pdl Marco Falcone aveva presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Regione per conoscere i particolari sulla decisione del futuro assessore Russo di optare per il cosiddetto “baby pensionamento” consentito dalla legge 104 del 2000. Un’interrogazione in cui si mettevano in luce proprio i “nodi” politici e di “opportunità” segnalati da “S”.
Onorevole Falcone, che risposta ricevette a quella interrogazione?
“Nessuna”.
Nessuna?
“Già, ebbi solo delle precisazioni ‘informali’ dallo stesso Russo”.
Cosa le disse?
“Mi assicurò il pieno impegno per l’attività di assessore. Non ebbi motivo di non credergli. E devo dire che in effetti sta lavorando molto, sebbene io non condivida molte delle strategie di questo governo”.
Lei ebbe modo, prima di quell’interrogazione, di parlare con lui, di farsi spiegare la sua scelta?
“Sì, anzi, quando seppi della sua scelta di andare in pensione io gli chiesi se non reputava più utile, magari, mettersi in aspettativa. Lui mi rispose che quella che stava prendendo era la decisione più giusta”.
Nella sua interrogazione lei chiese al presidente della Regione se la scelta di nominare Russo come membro della Giunta fosse stata in qualche modo concertata col Pd…
“Che Russo sia riconducibile, seppur da tecnico, al Partito democratico è sotto gli occhi di tutti. E non deve scandalizzare nessuno”.
Già, al punto che, dopo la pubblicazione del servizio su “S”, il primo a prendere le sue “difese” è stato Antonello Cracolici.
“E vabbè…Cracolici non perde occasione per fare il difensore d’ufficio di questa alleanza con Lombardo. E dire che lo stesso Russo rientri in questo ‘avvicinamento’ non credo mortifichi le ottime qualità dell’assessore”.
Ma da esponente di un partito che era “maggioranza”, come ha preso questa “difesa d’ufficio”, come dice lei, di un membro del governo da parte di uno dei più influenti rappresentanti di un partito formalmente all’opposizione?
“Credo che Cracolici e il Pd debbano trovare finalmente il coraggio di dire che stanno con Lombardo, invece di manifestare poi il dissenso per la stessa attività di questo governo”.
A cosa si riferisce?
“Al fatto che anche oggi, ma accade spesso, Cracolici ha definito ‘inadeguato’ questo governo. Salvo, poi, difendere l’assessore Russo. Se l’esecutivo è inadeguato, invece, vuol dire che ognuno dei suoi assessori non è all’altezza. Anzi, a questo punto io darei un consiglio a Cracolici…”
Dica…
“Invece di difendere Russo dai servizi dei giornali, Cracolici dovrebbe iniziare a proteggerlo dai suoi stessi attacchi, rivolti al governo Lombardo. E quindi anche a Russo”.


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