Leggo le parole del Sindaco e le lego ad alcune vicende personali che ho vissuto nei mesi passati, interfacciandomi con la città - non abito più a Palermo da molti anni ormai - e con l'Amministrazione Comunale - Settore Tributi. Una roba imbarazzante, non ci sono altri termini per definirla. Avvisi di accertamento mandati senza alcun supporto normativo, impugnati davanti la Corte di Giustizia Tributaria, da cui sono stati annullati. 3 anni di tempo e soldi persi, con un'Amministrazione "cattiva" con chi ha sempre e regolarmente pagato tutto, e "scantulina" con chi non ha mai pagato nulla, con i tanti farabutti che occupano e succhiano il sangue a una città che potrebbe essere bellissima, e che invece è una delle capitali dell'inciviltà nazionale. Una città in COMPLETO stato di abbandono, con strade colabrodo, rifiuti ed erbacce ovunque, dove l'inciviltà di alcuni "porci", che gettano per strada ogni genere di rifiuto si mescola con marciapiedi dissestati, riparati male, alberi non potati da secoli, Amministrazione assente e gente che si gira di continuo "dall'altro lato" pur di non partecipare alla vita civile. Insomma, Sindaco, faccia una riflessione seria sul suo operato e su quello dei suoi predecessori. La smetta di usare parole improprie per incensare un'attività che non sta dando alcun frutto e che, soprattuttto, non sta agendo sul problema più rilevante, la mentalità incivile e animalesca di molti palermitani.
Università, crociata contro il nuovo logo: scatta la petizione
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Mi sono rivolto ad un avvocato, sono riuscito a pagare tutti i bolli arretrati, ma per quanto riguarda la tari anche avvocato non e riuscito e trovare una via, l unica e aspettare che arriva la cartella dell' ufficio delle entrate..
Ha più di un anno che provo a pagare gli arretrati in contanti e in unica soluzione, ma non c'è un ufficio, primo appuntamento maggio 25. Dite al sindaco che molto bravo a parlare
E così salvini candida stancanelli e ......vannacci! Contento stancanelli?
Si è pentito? Ma figurati......ma che domande gli fate! E' da bambino che sperava di fare il sindaco!
Cari tutti, occorrerebbe leggere le istruzioni o almeno aver guardato l’inaugurazione del nuovo anno accademico, in cui il progetto rebranding dell’Ateneo è stato presentato. Per mera sintesi, il vecchio sigillo dell’Università di Catania non è, e non sarà sostituito dal nuovo logo. Il “vecchio sigillo” continuerà a vivere nella comunicazione istituzionale e cerimoniale (pergamene). Il nuovo logo o brand è pensato per la comunicazione digitale e per il merchandising.
Caro Ezio, scelta comune inopportuna nel merito e nel metodo. L’Università si rinnova con i fatti e non con un nuovo logo (pure orrendo) che cancella l’identità storica dell’Ateneo. Per giunta senza la minima condivisione.
Mi auguro che il rettore faccia un passo indietro. L’Università di Catania ha bisogno di simboli che uniscono e non di ulteriori divisioni.