Entrare nella cittadella universitaria di Palermo costerà caro agli studenti, ai docenti e a tutto il personale. È stata approvata il 15 maggio la delibera che introdurrà la sosta a pagamento in viale delle Scienze.
Due anni fa la delibera, dopo essere passata in consiglio di amministrazione, è stata ritirata per le proteste degli studenti. Ma il concessionario che gestirà il parcheggio a pagamento – composto da Eltron srl, Medprom, e Autoservizi Izerillo – fino ad oggi ha attivato il servizio navetta e la rimozione forzata. Il raggruppamento di imprese non è disponibile ad altri rinvii.
E passiamo alle tariffe. Un euro per le auto e cinquanta centesimi all’ora per le moto. Prevista la possibilità di agevolazioni solo per gli studenti e il personale universitario. Questi ultimi infatti potranno fare degli abbonamenti con l’acquisto di un transponder – una sorta di telepass – di validità annuale del costo di dieci euro. Gli studenti della prima, seconda e terza fascia di reddito pagheranno 35 euro all’anno; quelli dalla quarta all’ottava fascia 45 euro; gli assegnisti, i dottorandi e i borsisti 50 euro annui; il personale docente 80 euro.
Il 28 maggio il rettore dell’Università degli studi di Palermo, Roberto Lagalla, ha convocato il Consiglio degli studenti e delle organizzazioni sindacali per sottoporgli la convenzione che dovrà essere approvata da entrambe le componenti. Prevista per il 29 maggio, alla Facoltà di Ingegneria, una assemblea di tutto il personale per discutere sul tema.
Tra le agevolazioni ci saranno 500 posti gratuiti che il comune mette a disposizione nel parcheggio di via Basile in cambio dell’uso di un immobile dell’Ateneo. Aumenterebbero i servizi messi a disposizione dentro la cittadella. Saranno infatti potenziate le navette. Ma gli studenti non ci stanno e ai nostri microfoni assicurano che non staranno a guardare: “Ci mobiliteremo”.