Il post su Facebook scatena il raid | La donna, il video e i denunciati - Live Sicilia

Il post su Facebook scatena il raid | La donna, il video e i denunciati

Massimo Ursino

Emergono nuovi particolari nell'inchiesta sul pestaggio al segretario di Forza Nuova, Massimo Ursino

PALERMO – “Un’aggressione premeditata che solo per mero caso e per il pronto intervento dei passanti non ha determinato la morte della persona offesa, attesa la violenza”. Con queste parole il procuratore aggiunto di Palermo, Ennio Petrigni, chiede la convalida del fermo e il conseguente arresto di Giovanni Codraro e Carlo Mancuso per il tentato omicidio di Massimo Ursino, leader palermitano di Forza Nuova.

Ci sono altri quattro denunciati a piede libero: Verdiana Maria Sole Mineo (potrebbe essere stata lei a filmare l’aggressione con un telefonino), Aloui Chadli, Luigi Spera e Salvatore Genovese. La Digos è certa della loro identificazione, ma servono altri riscontri. Si tratta di persone note negli ambienti dei centri sociali di estrema sinistra – in particolare lo Sazio Anomalia -, ma il video di una telecamera di sicurezza ha inquadrato solo i volti dei due fermati.

Il post di Ursino su Facebook

Sarebbe stata, dunque, un’aggressione premeditata, maturata nell’ambito dello scontro politico fra estremisti di destra e di sinistra, e scatenata probabilmente da un post su Facebook.

Nel pomeriggio del pestaggio Ursino, infatti, ha pubblicato un commento dal titolo: “Palermo, l’estrema sinistra vuole il ritorno agli anni di piombo”. A seguire un commento: “il tuo coraggio è direttamente proporzionale al tuo metro di statura e ti porti gli amici perché non arrivi nemmeno al citofono”. Secondo i poliziotti, il commento era indirizzato ad uno dei responsabili del centro sociale Anomalia Ex Carcere, di cui non si conosce il nome, che è particolarmente basso di statura.

Il post sul social network rimandava a un episodio avvenuto la sera prima del raid di via Dante. Sotto l’abitazione di Massimo Sferrino, militante di Forza Nuova e candidato alla Camera dei Deputati alle prossime elezioni politiche, sarebbe stato visto un gruppo di persone. Per la precisione, nove maschi e una femmina. Qualcuno ha testimoniato di avere appreso che si trattava di gente del Borgo Vecchio. Anche questo episodio è stato commentato. Stavolta, però, sulla pagina Facebook di Forza Nuova: “Palermo estrema sinistra vuole il ritorno degli anni di piombo”.

Il resto è già noto ed è la ricostruzione del pestaggio delle 18:45. Una scena filmata con un telefonino. Nel video, poi girato ad alcune testate giornalistiche come rivendicazione, si sente una voce femminile dire: “Lo conosciamo è tutto un gioco”. Qualcun altro pronuncia la parola “Verdi”. Sarebbe il diminutivo di Verdiana, una delle quattro persone denunciate.

Solo l’intervento di passanti e commercianti avrebbe evitato il peggio per Ursino colpito con calci e pugni alla testa dopo essere stato legato. “Fatti i cazzi tuoi e vattene”, così gli aggressori avrebbero allontanato un passante. Poi, sono arrivate altre persone, compresa una guardia giurata armata. Troppa gente per proseguire l’azione. E allora gli otto uomini sono fuggiti verso piazza Virgilio e via del Fervore, dove sono stati ripresi dalle telecamere di un’attività commerciale.

 


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