Catania: Valentina uccisa dal figlio, domani l'autopsia - Live Sicilia

Valentina, l’attesa per l’ultimo abbraccio: domani l’autopsia

A una settimana esatta dalla tragedia è stato organizzato un sit-in al Castello Ursino.

CATANIA – Quasi uno scherzo del destino. Lunedì pomeriggio, a una settimana esatta dall’omicidio, sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Valentina Laura Giunta. La giovane mamma – aveva appena 32 anni – è stata uccisa con diversi fendenti dal figlio quattordicenne che martedì scorso davanti alla procuratrice dei minori Carla Santocono ha confessato: “Sono stato io”. Un efferato delitto che si è consumato nella lotta senza alibi tra due famiglie, quella di Valentina e quella dell’ex convivente (detenuto dal 2018). La giovane mamma viveva nella paura da almeno un anno, lo scorso febbraio era stata anche minacciata con un coltello dai parenti dell’uomo da cui ha avuto due bimbi. Ragazzi a cui sognava di dare un futuro migliore, lontano da quell’ambiente non sano dove era cresciuto. Li voleva proteggere, ma questa protezione il figlio l’ha vista come un gesto d’allontanamento verso il padre che “considera un leone”. E infatti da tempo aveva deciso di andare a vivere dai nonni paterni, mentre Valentina con il suo papà aveva affittato una casa. Ma lunedì sera, mentre impacchettava gli ultimi oggetti per il trasloco, in via Di Giacomo è arrivato il figlio maggiore ed è scoppiata la lite. La solita lite che però questa volta ha avuto un epilogo di sangue. Nel silenzio di San Cristoforo è arrivata la richiesta di aiuto della sorella di Valentina alla Questura di Catania. Ma quando i poliziotti sono arrivati era ormai troppo tardi: la giovane mamma è morta diciassette minuti dopo mezzanotte nel pavimento della cucina. I sanitari del 118 hanno potuto solo dichiarare il decesso. Il coltello con cui ha inferto i colpi alla spalla, al collo e al fianco, non è mai stato ritrovato. Qualcuno potrebbe tenerlo nascosto. O ha aiutato il ragazzino, da giorni in un istituto di detenzione minorile, a disfarsene. Ma ci sono i vestiti intrisi del sangue della mamma e la confessione confermata anche al gip a comporre il granitico apparato accusatorio. L’autopsia potrebbe essere l’ultimo tassello per blindare ancor di più l’inchiesta.

I familiari, che hanno deciso di non nominare alcun consulente di parte per l’esame autoptico, attendono solo di poter riavere Valentina per l’ultimo abbraccio. Per poterle dire addio.

Domani sera, intanto, alle 18, 30 a piazza Federico Di Svevia – al Castello Ursino – si terrà un sit-in organizzato dalle associazioni La Ragna-Tela e Città Felice insieme al “Comitato abitanti”. “Valentina noi non dimentichiamo e non ti dimenticheremo!”, si legge nell’invito a partecipare a tutte le donne, soprattutto quelle del quartiere.  


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