Valle dei Templi e abusivismo | "Dove dormiremo stanotte?" - Live Sicilia

Valle dei Templi e abusivismo | “Dove dormiremo stanotte?”

La lettera dopo la demolizione: "Non abbiamo più niente".

AGRIGENTO– Beniamino Vella, il proprietario dell’immobile abusivo abbattuto lunedì perché situato nella zona “A” del Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento, vuole diffondere tutta la sua rabbia e la sua delusione attraverso una nota, scritta quando tutte le macerie della sua casa sono cadute giù sotto i colpi della ruspe della ditta Capobianco di Palma di Montechiaro. “Oggi, insieme alla nostra casa – scrive il proprietario dell’ultimo immobile della prima lista tra le centinaia di casa da abbattere – si è abbattuta anche quella poca speranza che avevamo, quella di poter vivere ancora sotto il nostro tetto e dove i miei genitori sono morti. Oggi nessuno si è chiesto dove stanotte saremmo potuti andare a vivere. Oggi ci sentiamo abbandonati dalla nostra amministrazione, per l’ennesima volta, che dovrebbe avere una tutela maggiore se ad essere colpita è una intera famiglia con un padre invalido, una madre e 2 figli minorenni di cui uno anch’esso invalido. Oggi, più di ieri, vogliamo però credere nella giustizia, che sta facendo il suo giusto corso e con i tempi dettati dalla procedura. Giustizia alla quale la stessa amministrazione sembra non volere fare affidamento perché non ha voluto attendere una sentenza del Tar, frantumando e vanificando quanto si era costruito, non inteso esclusivamente come fredde mura ma come focolare domestico, per tutti questi anni, con un atto sconvolgente”.

Il proprietario Benedetto Vella spiega che quella era l’unica abitazione disponibile a lui e alla sua famiglia e che dopo la demolizione dell’immobile di via Cavaleri Magazzeni, vivrà “sotto le stelle”.  “Oggi non abbiamo voluto assistere alla triste e fredda esecuzione non della seconda o terza casa – scrive il giorno della demolizione- ma dell’unica in nostro possesso. Oggi, in un sol giorno, abbiamo conosciuto il significato di paura, arroganza, disastro, tristezza, delusione, povertà assoluta e dolore immenso. Oggi vorremmo essere degli immigrati per essere ospitati in albergo, invece siamo solo italiani e quindi ci aspettano le stelle. Oggi non abbiamo più niente”. Intanto la ditta di Campobello sta provvedendo a rimuovere le macerie dell’abitazione per quello che era il loro ultimo lavoro per conto del Comune di Agrigento.

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