Valverde, Angelo Spina| replica al sindaco D’Agata - Live Sicilia

Valverde, Angelo Spina| replica al sindaco D’Agata

L'ex sindaco di Valverde e attuale consigliere comunale, replica al primo cittadino D’Agata, reo di avergli indirettamente attribuito la paternità di parte dei debiti del comune etneo.

VALVERDE – Il comune di Valverde è “colmo di debiti”. Questa la considerazione del sindaco Saro D’Agata, che ha addebitato parte del passivo a determinate scelte “fatte in passato da parte di chi è arrivato a spendere anche 544.000 euro per un’estate”. Tale affermazione non è andata giù al consigliere comunale Angelo Spina, già sindaco di Valverde dal 2003 al 2013, che ha affidato a LiveSiciliaCatania la propria replica.

Consigliere Spina, partiamo dai 544.000 € cui ha fatto riferimento il sindaco D’Agata.

Sono molto adirato. Il sindaco ha fatto intendere che in un’estate abbiamo speso 544.000 €. Questo non è possibile, perché parliamo di una somma spendibile, al massimo, nel corso di un anno. D’Agata dovrebbe entrare nel dettaglio, indicando in che modo è stato speso questo importo. Tengo a precisare che la mia amministrazione ha chiuso il bilancio con un avanzo di gestione di 1.150.000 €. Come fa, dunque, a dire che le casse del comune sono colme di debiti?!? Il discorso cambia, se il sindaco intendeva dire che l’amministrazione ha preso determinati impegni. Ci sono degli atti, dove delle associazioni di categoria, associazioni sociali e la pro loco hanno organizzato degli eventi e hanno richiesto dei contributi che non abbiamo potuto espletare perché il patto di stabilità a settembre ci ha imposto determinate condizioni, e la Regione Siciliana ci ha privato di 400.000 €. Ma questi non sono debiti, sono impegni dell’ammirazione che lui può o non può onorare, così come ho fatto io nel 2009 e nel 2012. È inutile, dunque, gettare fango. Sarebbe più proficuo pensare a un’opportuna programmazione. Finora il sindaco si è limitato a prefigurare un intervento al cancello della scuola e a “imporre” di spegnere le luci nei corridoi degli edifici comunali. Ma queste sono cose che fanno ridere rispetto alle esigenze del comune, quali ad esempio la mancanza di risorse. Il sindaco dovrebbe seriamente pensare al futuro di Valverde, anziché puntare il dito contro la precedente amministrazione. Noi per dieci anni non abbiamo fatto mancare niente, pur avendo diverse problematiche cui far fronte.

Come giudica le prime mosse della nuova amministrazione?

Partiamo dall’insediamento. Il sindaco ha indossato la fascia tricolore con la Triscele. Questa è una cosa che lui non si può permettere di fare. È illegale. Nella fascia tricolore non può appendere niente. Nel 1998 la Russo Iervolino ha emanato una circolare per permettere l’utilizzo del simbolo del comune nella fascia tricolore, non di altri simboli quali la “Triscele”, che eventualmente può collocare nella giacca. Il sindaco, dunque, non rispetta le norme. In seconda analisi, D’Agata in campagna elettorale aveva dichiarato, in conformità alle norme, che avrebbe nominato due assessori, che però si sono dimessi prima che si insediasse. Dunque ha falsato la sua campagna elettorale, perché non sta governando con le stesse persone che aveva menzionato in precedenza. Oltretutto prima di divenire primo cittadino, aveva altresì comunicato che, una volta eletto, avrebbe venduto la macchina dell’organizzazione comunale al fine di ricavare ulteriori risorse. Peccato che qualche settimana fa si sia recato a Palermo proprio con la predetta autovettura.

Desidererei inoltre che il primo cittadino informasse la cittadinanza circa gli atti che hanno ufficializzato la riduzione delle indennità. Finora si è svolto un solo consiglio comunale, come testimoniato dal video su youtube, in cui è avvenuto il giuramento. Quindi anche l’ostentato “taglio” non è al momento suffragato da elementi concreti.

 


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