ENNA – Nuove indagini difensive sono state avviate ad un mese dai danneggiamenti della tomba a Enna e della stele realizzata nella strada sotto il confine della ex miniera di Pasquasia che ricorda Vanessa Scialfa, la ventenne uccisa 9 anni fa dal convivente Francesco Lo Presti. Gli avvocati Eleanna Parasiliti Molica, Patrizia Di Mattia e Mauro Lombardo sono stati incaricati dai genitori della vittima, Giovanni e Isabella Castro, di avviare l’iter che porti alla riapertura delle indagini sull’omicidio della figlia. I legali hanno avviato indagini difensive ed hanno già ascoltato alcune persone informate sui fatti. Secondo indiscrezioni si sarebbe cominciata a delinearsi un’ipotesi, da approfondire, che presenta un collegamento con le vicende correlate alla morte di Vanessa.
Secondo il collegio di difesa i danneggiamenti a distanza di 9 anni dalla morte della giovane avrebbero un movente che porta a una pista nuova che, auspicano i tre penalisti, potrebbe portare alla riapertura delle indagini. Nessuna dichiarazione arriva dai legali, annunciando che un report sulle loro indagine sarà comunicato a magistrati e investigatori, nei quali, sottolineano, ripongono piena fiducia. Per i genitori di Vanessa, Francesco Lo Presti condannato, in via definitiva a 30 anni di carcere, non era solo quando ha ucciso la figlia. Lo testimonierebbe il fatto che nella macchina dell’omicida, nella quale sarebbe stato trasportato il corpo di Vanessa, non sono mai state trovate tracce di sangue, nonostante il lenzuolo dove era avvolta la povera ragazza, strangolata e poi finita con uno straccio imbevuto di candeggina, fosse intriso di sangue. Il collegio di difesa chiede anche di fare luce sulla relazione di servizio di un agente che, il giorno dell’omicidio di Vanessa, avrebbe omesso di scrivere, nella relazione di servizio, alcune telefonate intercorse con l’omicida, che era un ‘confidente’ della polizia. (ANSA).
Strangolandola, soffocandola con la candeggina e gettandola da un dirupo: un po’ lungo questo blackout!
Agli autori di questi miserabili gesti non dovrebbero avere neanche un regolare processo, a carcere a vita buttando via la chiave, lavori forzati ed isolamento puro
Trovo cio’ veramente vergognoso….. non è causato sicuramente dall’epilessia questo gesto folle, e di cio’ n’e sono sicura , perche’ conosco benissimo questa patologia, io sono epilettica da tantissimi anni, cosi’ noi epilettici veniamo paragonati ad eventuali assassini…. e cio’ è VERGOGNOSO. Questo legale non puo’ vincere la causa, e poi ci dovrebbe chiedere scusa , e si dovrebbe solamente vergognare.
Carissimo Avvocato, quando verranno a sapere le associazioni l’assurdità che ha detto, avrà dei problemini. LEI MERITA UNA DENUNCIA Per Diffamazione
Sono basita. Non e’ degno di fare l’avvocato, si vergogni……………………………………..
Altro che attenuanti!!!altro che lavori forzati e isolamento puro!!! le bestie vanno trattate da bestie. Io lo so che farei!!!
Non lo trovo per nulla vergognoso! Un medico si è espresso sulla possibile incapacità o sulla scemata incapacità del Signore dovuta da diversi fattori, tra cui l’epilessia temporale. Ho una Cliente che nel periodo successivo alle crisi presenta dei profondi deliri ed insulta e aggredisce i familiari.
Monica, l’epilessia è una patologia neurologica e non psichiatrica. Il medico che si è espresso cosi’, sicuramente non è un neurologo, perchè se lo fosse stato, non avrebbe mai detto un assurdità del genere, e questo n’e sono sicura il 100% purtroppo c’e molta ignoranza sull’epilessia anche tra i medici. Noi persone epilettiche spesso veniamo discriminati da persone ignoranti e cattive, e credimi, questa facenda servirà solamente ad essere ulteriormente discriminati da alcune persone. Noi siamo persone normalissime. Quel tuo cliente, oltre ad essere epilettico, avrà anche qualche problema psichiatrico.
cke schifo la giustizia ogni volta succede omicidio sn tutti malati mentali.io farei margire in carcere a vita tolto vita intera famiglia distrutto .
Purtroppo sono anch’io epilettica e nel periodo post critico vado leggermente in confusione. Non ho problemi psichiatrici, però inspiegabilmente dopo una crisi non voglio che nessuno mi parli, non profferisco mai parolacce probabilmente per il semplice fatto che non riesco a parlare per diverso tempo. Mi è anche capitato di chiamare la Polizia, se Ti dovessi spiegare il perchè non lo so, sono cose strane ma accadono.
Anch’io epilettico, per rispondere a Monica subito dopo una crisi non voglio che nessuno mi parli per il sempice fatto che sono stanco e voglio dormire. Non dico che sono lucido ma la coscenza in me è ancora “attiva” metre questo signore, molto probabilmente a causa degli stupefacenti assunti, non può essere in grado di intendere e volere.
Questa è la sola e unica causa e questo è il motivo per cui deve rispondere di omicidio.
Invito l’ AICE a seguire molto da vicino questa brutta storia per tutelare noi malati.