“Verso le primarie. Ti aspetto insieme a Fabrizio Ferrandelli venerdì 10 febbraio allo ore 17 all’Astoria Palace Hotel”. Firmato? Antonello Cracolici. È un sms a dare il via alle ostilità. Un messaggio breve, ma dalle conseguenze evidenti. Si fa sul serio, con un evento pubblico che sancisce, qualora ce ne fosse bisogno, la frattura tra la parte del Pd che fa capo al segretario, e quella che invece è più “affine” alle strategie politiche del capogruppo all’Ars.
Cracolici va avanti con Ferrandelli. Con quel candidato, insomma, considerato dagli altri partiti del centrosinistrail fattore “inquinante” delle prime primarie, saltate pochi giorni fa. Lo stesso candidato che ha annunciato di essere pronto a sottoscrivere l’impegno a non sostenere il Terzo polo (pardon, quei partiti che hanno causato il disastro di Palermo…). Quel Terzo polo che invece, secondo Cracolici, rappresenta l’area alla quale avrebbe dovuto aprire il suo partito, incorso in un errore politico evidente, con l’appoggio a Rita Borsellino prima, e con la firma di quell’accordo col centrosinistra appena l’altro ieri.
Sullo sfondo, c’è sempre una direzione del partito, richiesta da diversi esponenti del Pd (soprattutto della corrente di Innovazioni), una resa dei conti definitiva, dopo la quale potrebbe forse chiarirsi meglio anche la posizione delle altre forze politiche in campo. Intanto, sul “campo” è sceso Antonello Cracolici. Venerdì prossimo sarà al fianco di Fabrizio Ferrandelli. La partita è iniziata. Il fischio d’inizio è quello dato del messaggino. Giuseppe Lupo, dal canto suo, sembra intenzionato a temporeggiare sulla convocazione della direzione, ma è sempre più convinto sul sostegno a Rita Borsellino. I big, insomma, sono già al fianco dei “propri” candidati. Nessuno dei quali, a pensarci bene, appartiene al Pd.
