PALERMO – Quando Crocetta lascia partire la nota in cui esprime “soddisfazione” per l’ingresso del deputato socialista Antonio Venturino al gruppo parlamentare del Megafono non sa ancora che la sua creatura politica sta cambiando pelle. Il presidente della Regione si affretta a brindare alla nuova “adesione”, ma dopo pochi minuti l’ex M5S puntualizza: “Non sono transitatoal Megafono, entro a far parte di un gruppo che si richiama al Partito socialista europeo. Il presidente, forse, era un po’ distratto ma sono stato io a chiedere il cambio di nome del gruppo, proprio perchè sono un convinto sostenitore delle idee socialiste che si stanno affermando in campo europeo. E a quel progetto hanno aderito anche i colleghi del Megafono”.
L’ufficialità del cambio è stata scandita in aula, con la pattuglia di crocettiani che ritorna alla soglia minima dei cinque componenti, evitando così la cancellazione dalla cartina geografica di Sala d’Ercole, ma che modifica dunque il proprio nome in ‘Il Megafono-Pse’. Il capogruppo, Giovanni Di Giacinto, non fa in tempo a recarsi a Palazzo d’Orleans per comunicare la notizia al governatore che dalle stanze della Presidenza parte il comunicato: “Il presidente Crocetta esprime soddisfazione per l’adesione dell’onorevole Venturino al gruppo parlamentare del Megafono. Questa scelta – dirà Crocetta, provocando la reazione stizzita di Venturino – rafforza la maggioranza che sostiene il governo”.
Il sostegno al governatore è confermato dagli interessati, che nei prossimi giorni terranno a battesimo il nuovo gruppo con una conferenza stampa a cui parteciperà il segretario nazionale Riccardo Nencini, tuttavia dal gruppo si levano alcune voci che sottolineano comunque “la presenza di un partito nazionale come il Psi, federato con il Pd, che si siede al tavolo della maggioranza”. Un cambio di nominativo, quindi, dettato soprattutto dall’aumento del peso specifico dei socialisti all’interno del gruppo: Venturino, infatti, si aggiunge a Nino Oddo, componente della segreteria nazionale del garofano. “Saluto positivamente il ritorno dei socialisti all’Ars dopo vent’anni – dice quest’ultimo -. Il cambio di nome del gruppo, con un riferimento a un partito nazionale come il psi, non può che contribuire alla stabilità del governo regionale”.
Con Oddo, Di Giacinto e Venturino anche Marco Forzese e Antonio Malafarina. “Finalmente dopo tanti anni – affermano i cinque deputati – tornano a Sala d’Ercole i valori del socialismo riformista. Parlare di socialismo europeo e costituire un gruppo con il Megafono in Assemblea regionale siciliana equivale ad offrire alle giovani generazioni la speranza di tornare a credere nelle istituzioni europee, sempre più delegittimate dai movimenti nazionalistici che oggi siedono nel Parlamento europeo. Il gruppo – concludono i deputati – vorrà essere un punto di riferimento per chiunque voglia riconoscersi nei principi del socialismo europeo e in quell’Europa che pur essendo un organismo sopranazionale, rispetta i singoli regionalismi e la loro autonomia”.