Verde pubblico, un regolamento |per l'affidamento ai privati - Live Sicilia

Verde pubblico, un regolamento |per l’affidamento ai privati

La II commissione consiliare permanente ha presentato il regolamento per l'affidamento della gestione dei parchi urbani ai privati. Agli affidatari che eseguiranno i lavori di manutenzione ordinaria verrà concessa la possibilità di svolgere attività commerciali.

CATANIA. Un volto più curato e pulito dei parchi della città è un desiderio comune di una città stanca di aspettare che le cose migliorino da sole. Un desiderio che oggi si traduce in un progetto del tutto nuovo per Catania che vedrà per la prima volta il diretto coinvolgimento dei privati nella gestione dei parchi urbani. La II Commissione Consiliare permanente ha presentato, quest’oggi, nel parco Madre Teresa di Calcutta nel Largo Paolo VI, il regolamento che consentirà l’affidamento a privati di aree verdi urbane per eseguire lavori di manutenzione ordinaria. Un’idea nata al fine di valorizzare il Bene Comune , tutelare l’ambiente e al contempo dare spazio alle tante associazioni culturali e di volontariato presenti nel territorio. Il regolamento dovrà ancora essere approvato in Consiglio, e consentirà ai privati aggiudicatari dell’area verde di svolgere anche attività commerciali all’interno del parco stesso.

“Questo è il risultato di una buona politica – afferma il presidente della Commissione Michele Failla a LiveSiciliaCt – che si preoccupa del bene dei cittadini senza guardare le beghe interne delle varie fazioni: maggioranza e opposizione abbiamo lavorato insieme. E svolgendo numerosi sopralluoghi nei vari parchi della città abbiamo preso atto di una grave carenza di manutenzione ordinaria nelle aree verdi, carenza determinata delle scarse disponibilità economiche del comune al momento. Con questo regolamento intendiamo ovviare a questa situazione, dando anche spazio ai privati, questi ultimi spesso espressione di una cittadinanza attiva. Il cittadino dunque sarà protagonista, seppur in forma associativa, del parco o di una frazione di esso”. Il regolamento infatti prevede che ad enti privati o in generale cittadini, quali associazioni culturali o volontari vengano affidati parte delle arre urbane. L’affidamento a soggetti privati avverrà tramite l’indizione di un regolare bando di gara e consisterà nell’eseguire lavori di manutenzione ordinaria dell’area, come taglio delle specie prative, decespugliamento, potatura delle siepi, concimazione e attività ricreative.

Ma non è tutto, perché ai cittadini virtuosi che si assumeranno l’onere delle pulizia del parco verrà offerta un’allettante contropartita: l’affidatario dell’area infatti, avrà la possibilità di effettuare personalmente attività collaterali di natura socio economica. E qualora il soggetto in questione non sia interessato a guadagnare potrà affidare lo svolgimento dell’attività di lucro a terzi soggetti. Sarà possibile svolgere: servizio baby club, teatrino delle marionette, attrezzature ludiche, spazi espositivi per laboratori artigianali artistici e anche aprire punti di ristoro per la vendita e somministrazioni di alimenti e bevande.

E l’opportunità di esercitare attività di lucro all’interno del palco è un punto del regolamento che secondo la commissione incoraggerà particolarmente i privati a richiedere l’assegnazione dell’area. “ A fronte dell’impegno – continua Failla – preso dai cittadini nell’esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria noi gli diamo la possibilità di praticare piccole attività economiche che naturalmente non pregiudichino la pubblica fruibilità dell’area verde”. Ma firmatario del regolamento è il consigliere comunale di minoranza Seby Anastasi nonché vice presidente della II Commissione. “Presentai già l’anno scorso – spiega Anastasi – una consulta specifica per i giardini pubblici nel tentativo di far presente questa situazione e chiamare a raccolta la città ma l’amministrazione è rimasta sorda, non ho avuto mai risposta. Ho portato poi l’idea in commissione la quale mi ha ascoltato e accogliendo la mia idea. Ci vuole un bagno di umiltà – precisa – da parte dell’amministrazione nell’ammettere che le risorse economiche sono quelle che sono e perciò serve il coinvolgimento della cittadinanza. Il mio principio è quello di riempire i parchi di contenuti. Le mie considerazioni sono frutto di anni di esperienza e di militanza politica nell’ambito delle circoscrizione nella quale ero presidente. Il vandalismo – conclude Anastasi – per esempio nasce sempre da fenomeni di desolazione ecco perché occorre riempirli”.

L’idea di affidare la gestione di aree verdi a privati ha trovato poi ispirazione dall’esempio concreto dell’associazione cultura e volontariato Nuova Acropoli Catania, che dall’anno scorso attraverso un contratto di sponsorizzazione stipulato col comune, svolge all’interno del parco di Madre Teresa di Calcutta, attività ricreative e insieme di manutenzione. I parchi interessati dal regolamento riguarderà alcuni parchi di Catania fra cui, il Parco Gioeni, Parco degli Aromi, Parco Librino, Parco Pigno e Parco Vulcania.

 

 


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