PALERMO – Una soluzione alla vertenza Blutec proviene dalla manovra varata ieri dall’Assemblea regionale siciliana. La norma è contenuta all’interno del maxi emendamento del governo al comma 68 e mira a consentire la reindustrializzazione dell’area rendendo più appetibile l’investimento dell’area anche consentendo lo scivolo verso la pensione di coloro che si avvicinano all’età pensionabile e che le aziende non sono disponibili a formare. Lo stanziamento vale 30 milioni di euro e sarà a carico di fondi europei come il FSE, il Fondo sociale europeo.
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A rivendicare e gioire per il risultato è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri che vi ha lavorato insieme all’assessore alle attività produttive Mimmo Turano. “Abbiamo sostenuto – spiega Sunseri – una norma che possa superare tale crisi, facendo fronte agli oneri necessari per incentivare la fuoriuscita dei lavoratori attraverso uno scivolo per il loro pensionamento. In questo modo daremo finalmente una risposta concreta per contrastare la povertà ed il rischio di esclusione sociale in un’area di crisi complessa”.
La vertenza riguarda 548 lavoratori. “In questo modo – racconta Sunseri -, non solo agevoliamo centinaia di lavoratori a sganciarsi dalla cassa integrazione approdando alla pensione, ma, soprattutto, proviamo a ridurre drasticamente i numeri dei lavoratori rimasti nel bacino Blutec, rendendo, indirettamente, attrattivo il sito a nuove aziende che intendono investire a Termini Imerese. Un provvedimento – aggiunge il parlamentare M5s – in sostanza che consentirà alle aziende, grazie agli accordi di programma e bandi pubblici, di poter investire senza la preoccupazione di un numero così elevato di lavoratori, garantendo più certezze ai lavoratori rimasti e a quelli dell’indotto. È una soluzione che più volte ho perorato sia a livello ministeriale sia nei tavoli a livello regionale. Sono veramente felice per queste famiglie che da domani, potranno finalmente mettere la parola fine ad una vertenza che li ha visti protagonisti loro malgrado e che ha gravato sulla serenità di tanti padri di famiglia che si sono trovati senza certezza occupazionale lasciando il territorio con la grande incognita del rilancio economico e sociale.” – conclude Luigi Sunseri.
Turano: pronti a scrivere una pagina nuova
“La norma approvata ieri in finanziaria a favore degli operai ex Blutec è un importante tassello della strategia della Regione sul rilancio dell’area industriale di Termini Imerese. Adesso abbiamo tutte le carte in regola per attrarre nuovi investimenti”: Lo afferma l’assessore alle Attività produttive della Regione siciliana Mimmo Turano.
L’assessore alle Attività produttive evidenzia inoltre come “i 30 milioni per favorire l’uscita anticipata dei lavoratori della Blutec di Termini Imerese, con un apposito scivolo pensionistico, consentiranno di impegnare le altre risorse dello Stato sul fronte dello sviluppo industriale”.
“Adesso con le agevolazioni e le semplificazioni delle Zes che questo governo regionale ha fatto partire, con l’Irsap riformata e in grado di svolgere un ruolo attivo nello sviluppo dei territori – chiosa Turano – abbiamo tutte le condizioni per scrivere una pagina nuova per l’area industriale di Termini Imerese. In questo senso abbiamo già delle interlocuzioni interessanti che speriamo di concretizzare nelle prossime settimane”.
La reazione dei sindacati, Uilm: bene la norma
“Accogliamo con favore la approvazione da parte della Regione Sicilia di una norma che stanzia 30 milioni di euro per favorire l’uscita anticipata dei lavoratori della Blutec di Termini Imerese, con un apposito scivolo pensionistico. Ma le nostre priorità restano lo sforzo di reindustrializzazione del sito e nel frattempo la tutela con gli ammortizzatori sociali anche di coloro che nell’indotto hanno perso il lavoro”. è il commento di Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo.
“Chiederemo subito – dichiarano Ficco e Comella – un incontro con la Regione Sicilia, con i commissari di Blutec e con i Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico, per approfondire il possibile funzionamento del meccanismo predisposto dalla Regione, comprendere se questo si possa abbinare a una procedura di uscita volontaria con naspi e con la soluzione dei problemi burocratici che stanno impedendo il riconoscimento dei benefici pensionistici per chi ha svolto lavori usuranti”.
“È da molto tempo – concludono Ficco e Comella – che ci battiamo per consentire il pensionamento anticipato di coloro che sono più avanti negli anni, così da favorire anche il possibile reimpiego di tutti gli altri. Speriamo davvero che stavolta le risorse apprestate dalla Regione Sicilia possano servire a definire un meccanismo equo ed efficace”.
Cisl e Fim: “Si segua la vertenza per i delicati e successivi passi con lo stesso impegno”
“Abbiamo ben chiaro che l’alto numero dei lavoratori scoraggia investitori a cogliere la sfida per rilanciare ed investire sulla Vertenza ex Fiat di Termini Imerese. Questa norma è un tassello importante non solo perché tutela i lavoratori che sono prossimi alla pensione, ma soprattutto perché da una possibilità seria a chi rimane nel bacino di trovare una soluzione concreta di occupazione”, commenta Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani.
“Questa soluzione – aggiunge assieme al segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana -, passa dal rinnovo dell’accordo di programma nazionale che deve essere da supporto alla vertenza con le risorse che servono per riqualificare e reindustrializzare il polo industriale. Ci aspettiamo adesso un’accelerata su questo punto tenendo ben presente che come previsto nell’accordo scaduto l’impegno è quello di ricollocare e tutelare il bacino di lavoratori diretti dell’ex Gruppo Fiat e i lavoratori già appartenenti a società dell’indotto connesso alla produzione pregressa dello stabilimento Fiat”.
La Piana e Nobile concludono “da tempo chiedevamo che le istituzioni si prendessero carico concretamente della vertenza alla deriva ormai da anni. La Regione Siciliana come testimonia questo passaggio ha un ruolo determinante sulla vertenza e deve giocare da protagonista, non può essere soltanto spettatore. E’ un primo passo che va concretizzato e finalizzato con l’obiettivo di far tornare a lavoro gli ex lavoratori Fiat e quelli dell’indotto. Il lavoro non finisce qui ovviamente, ci aspettiamo che, con lo stesso impegno e senso di responsabilità, si segua da vicino la vertenza per i delicati e successivi passi, a partire dal rinnovo dell’accordo di programma”.
I commissari della Blutec: “Accogliamo la norma con estremo favore”
L’amministrazione straordinaria della Blutec Spa “coglie con estremo favore il provvedimento riferibile all’area complessa di Termini Imerese approvato nell’ambito della finanziaria dalla Regione siciliana (emendamento a firma degli assessori Gaetano Armao e Girolamo Turano), fortemente voluto dall’assessorato per le Attività Produttive anche dopo i numerosi confronti avuti con il ministero dello Sviluppo economico e le parti sindacali”.
“I 700 lavoratori (oggi 584) del sito industriale di proprietà della Blutec Spa in amministrazione straordinaria in cassa integrazione dal 2011 e ad oggi un ingente numero di dipendenti è prossimo al pensionamento – si legge in una nota a firma dai commissari straordinari Andrea Filippo Bucarelli, Giuseppe Glorioso e Fabrizio Grasso – un contesto ha sempre condizionato negativamente le imprese ad investire sul sito industriale siciliano, mentre la norma approvata, favorendo la fuoriuscita dei lavoratori della Blutec Spa in a.s. potrà finalmente rendere attrattiva l’azienda di Termini Imerese. L’importante impegno potrà certamente consentire piani di sviluppo nel sito produttivo di Blutec attraverso nuove iniziative imprenditoriali che potranno usufruire, tra l’altro, degli altri strumenti di finanza agevolata previsti per Termini Imerese. L’impegno profuso da questa amministrazione straordinaria rimane massimo e, così come già previsto, si provvederà a dare seguito al tavolo di crisi previsto per Termini Imerese per concordare tempi e modalità di prosecuzione”.