Come ogni anno, in occasione del del Santo Natale migliaia di mani cominciano a muoversi freneticamene per vergare la tradizionale letterina da indirizzare al
caro Babbo Natale: regali da recapitare, desideri da soddisfare, sogni da realizzare. Livesicilia, quest’anno, ha voluto fare di più: un’intervista, direttamente dal suo rifugio in Scandinavia, al personaggio più ambito e
ricercato del momento. Non chiederemo a Santa Claus nè la pace nel mondo nè di salvare il pianeta-Terra in vista dell’annunciata catastrofe planetaria del
2012. Ma qualcosa di decisamente più provinciale e, per noi, importante…
Caro Babbo Natale, lei che conoscerà bene la nostra meravigliosa Palermo, pensa che l’arrivo del “bianco Natal”, riuscirà a portare via, come d’incanto, i tanti problemi che affliggono la nostra città
“Amico mio carissimo mio, vorrei tanto risponderti in modo rassicurante e dire che un giorno voi abitanti dell’antica Panormus vi sveglierete in una città linda, senza più un sacchetto di spazzatura che ingombra il vostro cammino, senza nemmeno più un mafioso che minaccia o chiede “il pizzo”, liberi finalmente da rapinatori e truffaldini di ogni genere e grado, senza nessun abitante della vostra stupenda terra costretto ad emigrare verso altri lidi in cerca di un lavoro che non c’è, con Termini che produce milioni di auto al giorno ed una città che scoppia di cultura, virtù civica e desiderio di progresso e soprattutto con amministratori competenti e sempre attenti alle esigenze del cittadino sovrano e assemblee politiche che sfornano decisioni ineccepibili e leggi lungimiranti ed efficaci. Ma peccherei di eccessivo ottimismo se affermassi tutto questo. Non siete stati molto buoni quest’anno e nulla di tutto ciò potrà accadervi se non lo meriterete”.
Generoso Babbo potremmo però cominciare da una proposta concreta: gli stuoli di renne operose e sempre pronte ad attivarsi per l’altrui felicità di cui le dispone potrebbero calare sulla nostra Isola, racimolare i cumuli di munnizza che “addobbano” le vie della capitale siciliana e, diligentemente, trasportarle, non a Bellolampo, dove troverebbero sbarrati i cancelli, ma nella ben più fresca e accogliente terra che lei governa. Approva?
“Beh, sono molto impegnato in realtà in questo periodo, ma vedrò che posso fare. Non pensavo che nel terzo millennio ci fossero ancora comuni mortali afflitti da questi problemi. E poi avrei anche io una domanda da rivolgerle: ma questa “munnezza” cosa caspita è?”.
Saggio Babbo un’ultima umile domanda. Riusciranno i nostri “eroi”, Raffaele, Gianfranco, Saverio, Peppino, per non parlare di Diego, e tutti gli altri ad assicurare un governo quantomeno decente a noi abitanti siculi e palermitani, a smettere di litigare su poltrone e ripicche varie, risolvendo finalmente i problemi seri che tolgono il sonno la notte a chi li vive ormai da troppo tempo?
“Ho sentito parlare di queste vostre vicende, ma a questo neanche io posso porre rimedio. Per i miracoli devo ancora attrezzarmi e non sono in grado di prevedere il futuro voi comunque non perdete la speranza, anche se al posto vostro non sarei molto ottimista….”.