PALERMO – Sessantaquattro chilometri di strada e sei frane attive che li hanno resi al limite della percorribilità. Si tratta di due assi viari – la SP 52 e la SP 60 – che attraversano le Madonie e che sono di competenza della Città metropolitana di Palermo. L’ente, sottoscrivendo un’apposita convenzione, si è rivolto all’Ufficio speciale di Palazzo Orleans per progettare gli interventi di messa in sicurezza.
“In appena cinquanta giorni, dalla data in cui l’ex Provincia di Palermo ha fornito le risultanze delle indagini geognostiche – sottolinea il governatore – il nostro team di tecnici è riuscito a completare l’elaborato e a consegnarlo alla stazione appaltante, che adesso potrà indire la gara per effettuare lavori che si attendono da anni. In gioco, qui come in tanti altri casi, c’è l’incolumità di chi percorre questi tratti stradali disastrati sui quali, conviene ribadirlo, la Regione non ha alcuna competenza. Allo stesso tempo, però, una Regione responsabile e attenta alle esigenze del proprio territorio, qual è quella che stiamo costruendo, non può far finta di non vedere, non può ignorare certe emergenze. Facciamo, e continueremo sempre a fare, la nostra parte nell’esclusivo interesse dei siciliani”. In particolare, le due arterie sulle quali si dovrà intervenire sono quella che collega Gangi a San Mauro Castelverde, fino al bivio Calabrò, e quella che da San Mauro Castelverde arriva a Finale di Pollina. Agli interventi progettati, il dipartimento regionale delle Infrastrutture ha destinato due milioni di euro: risorse del Fondo di strategia nazionale per le aree interne.
Un nuovo budget dello stesso importo, che servirebbe a completare le opere, potrebbe essere stanziato direttamente dalla Città metropolitana di Palermo e anche per la progettazione di questi lavori l’Ufficio speciale della Regione ha già offerto la propria collaborazione. (ANSA)