Videosorveglianza in città |Il punto con il Questore Cardona - Live Sicilia

Videosorveglianza in città |Il punto con il Questore Cardona

Il progetto di dotare il centro storico di un sistema di telecamere è in cantiere da molto tempo, ma non si conoscono ancora i tempi in cui entrerà in funzione. Cardona assicura che sulla questione "Prefetto e Sindaco stanno lavorando moltissimo".

CATANIA – Le rapine e i furti a Catania sono diminuiti del 9 %. A fornire questo importante dato è stato il Questore Marcello Cardona durante la consegne delle tre nuove moto Bmw alla sezione Condor della Squadra Mobile. “Abbiamo una controtendenza di reati. – afferma – Negli ultimi mesi abbiamo avuto un decremento del 9% di rapine e furti, – ribadisce – ed è un dato veramente importante perché va visto da mese a mese e non più da anno ad anno”. Nonostante questo “abbassamento – incalza Cardona – non siamo soddisfatti, non lo saremo fino a che ci sarà una sola persona vittima di questi reati”. E il pensiero va “ai turisti che vengono nella nostra città”. “Non posso dimenticare – commenta il Questore – quello che è successo alla cittadina francese qualche giorno fa”.

Con l’arrivo dell’estate il flusso di visitatori aumenta e di conseguenza anche questi casi. Al Questore non piace parlare di “stagionalità” dei piani di intervento: “Il piano non è soltanto estivo” – spiega. Nel dispositivo di sicurezza e prevenzione Cardona affidato ai Commissariati una nuova attività volta a dare supporto alle Volanti nel territorio. I Commissariati non sono solo uffici di notifiche e di ricezione di denunce, ma anche sedi operative che potranno – a detta del Questore – dare una mano per “il censimento sempre sotto l’aspetto preventivo che deve servire a dare giorno dopo giorno sicurezza”.

Il Questore è fiducioso, anche perché il “il personale della polizia di stato di Catania è veramente molto motivato ed è molto professionale”. Parole che sono state inquinate dal caso dei post razzisti del funzionario Polfer, Gioacchino Lunetto, che in questi giorni è rimbalzato sulle varie testate on line e della carta stampata. Ma gli accertamenti sono stati già avviati e i vari rappresentanti (anche sindacali della Polizia di Stato di Catania) hanno preso le distanze da quanto accaduto e hanno condannato il comportamento del poliziotto. Una questione, però, che travalica l’operatività della Questura.

Parliamo di numeri. Della presenza sul territorio dei colori della polizia, che in realtà poi sono quelle a dare una percezione di sicurezza alla gente. “A turno in città – chiarisce Cardona – escono non meno di otto macchine”. Specificando che si tratta di numeri per ogni turno che “ poi vanno moltiplicati per le 24 ore”. E’ forse un sogno parlare di una Catania dove il cittadino potrà passeggiare in sicurezza? “Come Questore credo – risponde Cardona – sia un dovere per me lavorare per arrivare a questo obiettivo. C’è uno sforzo fortissimo da parte di tutte le istituzioni, anche se la strada è difficile perché stiamo vivendo dei momenti economicamente complicati, che favoriscono la commissione dei reati”.

Un’importante imprinting alla prevenzione potrebbe essere dato dalla videosorveglianza. E a Catania esiste un progetto su questo profilo. “Lei cita una questione importante – evidenzia Cardona – di cui in Prefettura e in Comune si sta lavorando moltissimo. C’è da lavorare, c’è da fare degli investimenti. Le grandi città europee vivono quest’attività di prevenzione grazie alla videosorveglianza, però anche qui – ribadisce il Questore – bisogna scontrarsi con le realtà economiche”. Quindi, bisognerà ancora attendere prima di vedere in funzione il “grande fratello” di Catania.

E attenzione motociclisti e automobilisti perché dalla Questura è avviato un dispositivo di “tolleranza” zero alle infrazioni del codice della strada, specialmente per uso del casco e guida con il cellulare. “Tra qualche giorno tutti gli operatori impegnati in servizio – annuncia Cardona – che non hanno la possibilità di poter fermare le persone saranno muniti di un’attività di supporto amministrativo che consentirà di elevare le contravvenzioni mandandole direttamente a casa. Quindi lo dico con il sorriso: dobbiamo usare il casco e non parlare al telefono mentre si guida, perché questi sono i primi mattoncini – conclude  – per una sicurezza verso noi stessi e verso gli altri”.

 


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