Vigili del fuoco in stato di agitazione - Live Sicilia

Vigili del fuoco in stato di agitazione

A darne l'annuncio sono le sigle sindacali Cgil VVF e Uilpa VVF

Assenza di relazioni sindacali e “l’atteggiamento della Direzione volto a delegittimare e svilire il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori”. Sono questi alcuni dei motivi che hanno causato ancora una volta la mobilitazione dei vigili del fuoco. il 26 gennaio scorso, infatti, era stato proclamato lo stato di agitazione.

Insomma, i sindacati chiedono solamente l’attivazione delle procedure di legge previste per porre fine alla situazione attuale che, piuttosto critica, si protrae già da parecchio tempo. A darne l’annuncio sono le sigle sindacali Cgil VVF e Uilpa VVF che hanno inviato una nota, tra gli altri, ai vertici nazionali e regionali del Corpo, per sollecitare ancora una volta un cambio di rotta e una concreta e proficua collaborazione tra sindacati e amministrazione, nell’esclusivo interesse del personale.

“Il 16 febbraio del 2021 – spiegano Massimo Raso e Gianpiero Nuccio, segretari di Fp Cgil VVF e Uilpa VVF Sicilia – sembrava che si fosse chiusa positivamente la controversia con la conciliazione e con l’impegno, da parte del direttore regionale Maurizio Lucia, di mantenere rapporti corretti e proficui di confronto con le organizzazioni sindacali”.

“Il 26 aprile scorso, solo dopo un nostro sollecito – aggiungono Raso e Nuccio – si è tenuto un incontro sulle questioni che ci avevano indotto a proclamare lo stato di agitazione: il nostro auspicio era procedere in direzione di una sinergia con l’amministrazione”. “Abbiamo però registrato pessimi segnali a partire dalla conclusione della riunione – affermano Raso e Nuccio – manifestati da una Direzione ostile che non rispondeva alle questioni da noi poste”. Tra queste la formazione della categoria, con particolare riferimento ai corsi NBCR (Nucleare- Biologico-Chimico-Radiologico) e le problematiche relative alla logistica.

Senza edifici idonei

Un problema sicuramente da risolvere al più presto interessa le abitazioni da destinare al personale impegnato presso la sede di Pantelleria. Secondo le sigle sindacali, infatti, i vigili del fuoco in questione necessitano di vivere n degli spazi che, seppur provvisori, siano vivibili. Già da tempo, infatti, sindacati hanno fatto richiesta di un sopralluogo congiunto con l’amministrazione proprio per verificare le condizioni dei locali già acquistati. Altre istanze stringenti riguardano i tempi di consegna ancora incerti della Palazzina 51 a Palermo, ovvero dove sarà ospitato il Nucleo Telecomunicazioni. Situazione molto delicata anche per il Nucleo Elicotteri di Palermo-Boccadifalco e per la logistica della Sala Operativa Regionale in via Mariano Stabile.

Chiaramente, sempre le sigle sindacali, non hanno dimenticato di sottolineare la carenza di personale impiegato presso i Distaccamenti di Palagonia e Marsala (in provincia di Catania e Trapani) e la poca chiarezza e la mancanza di organizzazione in merito alle iniziative da intraprendere in prossimità della stagione estiva e quindi al possibile verificarsi dei primi incendi

“Servono risposte concrete”

“Abbiamo bisogno – si legge ancora nella nota congiunta – di una Direzione regionale della Sicilia che risolva le criticità, migliori le condizioni di vita e lavoro del personale e che sia autorevole nell’interlocuzione con il Dipartimento, con gli Enti istituzionali e con la politica, per individuare soluzioni utili e concrete”.

“Non serve affatto – concludono i due segretari – una gestione burocratica che non riconosca il ruolo e la funzione delle organizzazioni sindacali”.


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