Una coppia di conviventi della provincia di Messina, 29 anni lui e 42 lei, sono stati arrestati a Reggio Calabria dalla sezione di Pg della questura di Messina in collaborazione con la Mobile di Reggio. L’accusa per i due e’ di concorso in violenza sessuale di minore e induzione della stessa e sfruttamento della prostituzione. I due conviventi sono peraltro cognati. Una storia, quella scoperta dai poliziotti, di assoluto degrado e poverta’ iniziata nel maggio del 2008 in un paese della costa tirrenica messinese dove la “famiglia” viveva di stenti e di espedienti. Non avevano una casa, dormivano spesso in macchina o alla stazione e la ragazzina era costretta a mendicare. La quindicenne ora e’ stata affidata a una casa-famiglia di Reggio ed e’ al sesto mese di gravidanza: il padre del nascituro, come ammesso dalla vittima che in un primo tempo aveva negato, e’ il convivente della madre della ragazza. La relazione tra i due sarebbe nata la scorsa estate e la ragazzina sarebbe stata convinta a prostituirsi per racimolare soldi per il sostentamento della “famiglia”. La ragazzina era consenziente e anche la madre avrebbe acconsentito al suo sfruttamento. L’indagine e’ nata dalla segnalazione fatta alla procura dei Minori dall’Istituto scolastico per le ripetute assenze della quindicenne. Il provvedimento cautelare nei confronti della coppia di conviventi e’ stato firmato dal Gip del Tribunale di Messina Maria Teresa Arena su richiesta del sostituto procuratore Francesca Rende.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo