CALTANISSETTA – Non riusciva a dimenticare il volto di chi aveva abusato di lei. E riconoscendo il suo presunto carnefice, tra migliaia, alla folla di fedeli che partecipava alle celebrazioni della settimana santa a Caltanissetta, lo ha fatto arrestare. Liborio Cristian Scarlata, 29 anni (nella foto) dovrà ora rispondere di violenza sessuale ai danni di minori. L’uomo, per il quale il Pm Maria Pia Ticino ha disposto i domiciliari, non è nuovo a questo tipo di reati. Nel 2002, ancora minorenne, era stato denunciato per un episodio di violenza sessuale; tre anni dopo arrestato e condannato ad un anno e mezzo di reclusione con le stesse accuse.
La vittima, una studentessa di 14 anni, nei mesi scorsi aveva raccontato ai genitori di essere stata spogliata e palpeggiata da un uomo che l’avrebbe seguita fino all’androne del palazzo in cui risiede la nonna materna, dove la giovane si stava recando all’uscita da scuola. È stato proprio davanti ai cancelli dell’Istituto che la ragazzina si sarebbe accorta che l’uomo, dall’interno della propria vettura, non le toglieva gli occhi di dosso, fino a quando avrebbe iniziato a seguirla a piedi fino all’ingresso del palazzo e dopo essersi introdotto, col pretesto di farle notare il giubbotto sporco, le avrebbe sfilato lo zaino e poi spogliata. Scarlata si è poi dato precipitosamente alla fuga.
Di li a poco il racconto della vittima, la denuncia e le indagini degli agenti della Squadra Mobile diretti da Marzia Giustolisi che sono riusciti a recuperare i filmati delle telecamere della zona tramite cui gli inquirenti hanno accertato i fatti. Dai nastri infatti si nota un uomo, poi riconosciuto tra cinque soggetti dalla ragazzina, che seguiva la studentessa e poi tornava indietro con passo veloce probabilmente dopo avere compiuto la violenza sessuale. Scarlata è stato ammanettato su ordine del Gip del Tribunale nisseno Alessandra Giunta. E’ difeso dall’avvocato Massimiliano Bellini del foro di Caltanissetta.