Violenza all'ospedale Cervello| Pugni all'infermiere del triage - Live Sicilia

Violenza all’ospedale Cervello| Pugni all’infermiere del triage

L'uomo colpito da tre persone, tra cui il giovane giunto in ospedale per una crisi asmatica.

PALERMO – Scoppia di nuovo il caos in un pronto soccorso della città. Nella prima serata di ieri un altro infermiere è stato preso di mira all’ospedale Cervello, colpito alla testa da tre persone. Si tratterebbe dei parenti di un paziente che doveva essere visitato per una crisi asmatica e giunto con un’ambulanza del 118: anche in questo caso, alla base della violenza, ci sarebbero i tempi d’attesa considerati “troppo lunghi”. Ad avere la peggio, infatti, è stato l’infermiere che si occupa di assegnare i codici di priorità al triage. A soccorrerlo sono stati i colleghi che hanno subito lanciato l’allarme alla polizia. Nel panico e sotto choc, è stato refertato.

“Il giovane è arrivato di pomeriggio, era già in stato di agitazione – spiegano dall’ospedale -. E’ stato accolto dall’infermiere del triage e portato in una delle sale del pronto soccorso. Nel frattempo l’infermiere, 48 anni, si è dedicato ad una donna con sospetto problema cardiologico arrivata subito dopo, ma si è reso conto che qualcosa non andava: ha sentito grande agitazione nella sala vicina, dove era stato portato il ragazzo”. In quel momento, infatti, una dottoressa, in preda al panico, avrebbe cercato aiuto perché il giovane, su tutte le furie, avrebbe inveito contro i medici e cercato di rompere tutto.
“A quel punto – proseguono dal Cervello – è intervenuto l’infermiere che, forte anche della sua stazza, ha bloccato il giovane. Entrambi sono finiti per terra. La situazione sembrava tornata alla calma – spiegano – ma verso le 20,50, quando un familiare ha segnalato un dolore al petto per il giovane, tre o quattro persone, fra i quali il ragazzo stesso, sono entrati nella stanza dell’infermiere e l’hanno preso a calci e pugni.aggredivano selvaggiamente a calci e pugni”. Stamattina al pronto soccorso del Cervello è arrivato l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza che ha incontrato il direttore del pronto soccorso Baldassare Seidita, insieme al Commissario Maurizio Aricò e al Direttore sanitario Pietro Greco.

Una emergenza senza fine: sono trascorsi soltanto dieci giorni dall’ultimo episodio all’ospedale di via Trabucco. Il 24 aprile è stato necessario nuovamente l’intervento delle forze dell’ordine per placare gli animi. Una vera e propria escalation che fa registrare in tutto nove casi nel giro di poco più di due mesi e contro la quale i medici sono già scesi in piazza per chiedere maggiore sicurezza.

I primi di aprile è stata presa di mira l’equipe di Chirurgia pediatrica dell’ospedale Di Cristina. Poi è stata la volta della violenza scatenata negli uffici Anagrafe dell’Asp di Carini. In quel caso una dipendente è stata presa a calci e pugni e poi trascinata per i capelli. Pochi giorni prima, un’infermiera dell’ospedale di Partinico era stata colpita alle spalle e al petto da un utente. A distanza di poche ore, un altro medico è finito nel mirino. 

Era di turno al reparto di Chirurgia del Cervello quando è stato affrontato dal parente di un paziente che in osservazione, attendeva di essere trasferito: è stato preso a colpi di casco. E risale soltanto a poche settimane fa l’aggressione ai danni di operatore socio sanitario all’ospedale Cervello, picchiato mentre distribuiva i pasti. Aveva invitato i familiari ad allontanarsi perché il reparto era in sovraffollamento, ma è stato improvvisamente colpito alla testa ed ha riportato la lesione alla membrana del timpano.

L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza è andato questa mattina al pronto soccorso dell’ospedale Cervello dopo l’ennesima aggressione ad un infermiere. L’assessore ha incontrato il direttore del pronto soccorso Baldassare Seidita, insieme al Commissario Maurizio Aricò e al Direttore sanitario Pietro Greco. “Ho voluto personalmente portare la mia vicinanza all’infermiere del pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo – ha detto Razza – rimasto vittima di una brutale quanto ingiustificabile aggressione”. L’infermiere ha presentato una relazione alla direzione e sta valutando se presentare denuncia.


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