Violenza di genere, a Palermo il documento dei consigli comunali

Violenza di genere, letto a Palermo il documento dei consigli comunali

L'iniziativa ha coinvolto numerose città italiane

PALERMO – Un documento firmato dai presidenti dei consigli comunali delle principali città italiane contro la violenza di genere, per chiedere al Parlamento iniziative adeguate dopo il caso di Giulia Cecchetin. E’ stato letto anche a Palermo, a Sala Martorana, il messaggio scritto dai presidenti dei consigli comunali tra cui quello del capoluogo siciliano, Giulio Tantillo.

Il documento

“Forte sarà il nostro impegno – si legge nella nota – perché ogni comunità diventi un luogo sicuro e solidale per le donne, dove possano vivere libere dalla paura e dove ognuna, indistintamente, possa godere della sua vita in tutta sicurezza e dignità. A pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un altro atroce femminicidio si è consumato nei confronti di una giovane studentessa. Questo richiamo doloroso alla realtà è un segno che non possiamo e non dobbiamo ignorare. La violenza di genere è una piaga che attraversa le barriere di età, classe sociale e cultura, colpendo indistintamente le nostre madri, figlie, sorelle e amiche. È un problema che riguarda tutti noi, come individui e come società e davanti al quale non si può più tacere. Dobbiamo lavorare insieme per creare una comunità che promuova il rispetto reciproco, l’uguaglianza e la solidarietà”.

Le città aderenti

Il documento è stato letto ad apertura dei lavori dei consigli comunali di varie città fra cui, oltre Palermo, anche Bologna, Cagliari, Campobasso, Catanzaro, Firenze, Genova, La Spezia, Milano, Napoli, Parma, Perugia, Roma, Ragusa, Torino, Trento, Trieste e Venezia. “La violenza sulle donne è un problema culturale e sociale e purtroppo lo squilibrio di potere nei rapporti tra i sessi è ancora forte – continua la nota -. È in atto un cambiamento, è vero, ma non è rapido. Non c’è stata ancora una vera svolta perché gli input che arrivano dalla società in cui viviamo sono discordanti. In questo momento di dolore, ci uniamo nel cordoglio alla famiglia di Giulia e alle famiglie di tutte le donne vittime di femminicidio. Che la loro memoria sia onorata da azioni concrete atte ad estirpare la violenza di genere dalla nostra società. Non è più il tempo delle parole, è il tempo di agire”.


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