ALCAMO – La vita tra le mura domestiche era diventata un vero inferno. Con urla e botte da orbi che un operaio di 38 anni dava alla sua convivente di 30 anni dopo essersi ubriacato. È anche emerso un tentativo di violenza sessuale nei confronti della figlia di 13 anni. A quel punto la madre della ragazzina ha abbandonato la casa ed ha chiesto aiuto ai carabinieri. I militari hanno così – dopo avere avviato le indagini e ascoltato altre testimonianze – arrestato ad Alcamo il trentottenne.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip Lucia Fontana su richiesta dei pm Anna Trinchillo Franco Belvisi, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani. La donna ha raccontato di essere stata per lungo tempo minacciata e più volte rinchiusa nelle propria abitazione. E soprattutto percossa continuamente in occasione di numerose liti. La bambina vittima del tentativo di stupro è per ora assistita da uno psicologo nominato come consulente tecnico dalla Procura.