PALERMO – Il Tour delle sorprese non delude anche nella seconda tappa, la Saint Lo-Cerbourg en Cotentin di 183 km, con la maglia gialla che cambia ancora padrone. Da Mark Cavendish il simbolo del primato passa al campione del mondo, lo slovacco Peter Sagan, che riesce nella doppietta tappa-maglia sopravanzando specialisti dei finali in salita come Valverde e Alaphilippe. Il ciclista della Tinkoff, che indosserà anche la maglia verde, si candida dunque alla vittoria finale già dalle prime battute dimostrando che la corsa francese sarà molto combattuta. Tutti compatti gli uomini di classifica, unica nota stonata ancora Alberto Contador che chiude a 47” dal compagno rimanendo coinvolto per la seconda giornata consecutiva da una caduta di gruppo.
La cronaca. La seconda tappa del Tour vede un quartetto di ciclisti prendere il largo dopo la prima ora con Voss e Benedetti (Bora-Argon 18), Breen (Fortuneo-Vital Concept) e Stuyven (Trek-Segafredo). Questo quartetto conduce per quasi la totalità della corsa con il gruppo che intanto viene coinvolto da un’altra caduta a causa della copiosa pioggia sul percorso e che vede coinvolto ancora una volta Alberto Contador già vittima di uno scivolone nella prima tappa. Dopo il riassestamento del gruppo le squadre interessate alla vittoria di tappa si riorganizzano e sotto la spinta dalla Dimension Data portano il distacco dal quartetto a circa 5’ di distanza quando mancano 75 km all’arrivo. Il primo a staccarsi è Benedetti con Voss, Breen e Stuyven che a 22 km dall’arrivo hanno 3’11” di vantaggio sul gruppo maglia gialla.
Sulla salita conclusiva della Cotè de la Glacerie si presenta però solo Stuyven della Trek Segafredo che lascia indietro i due ex compagni di fuga. Il gruppo però non ci sta e accorcia sul battistrada gradualmente anche se per vedere l’aggancio ed il sorpasso bisogna attendere gli ultimi 500 metri con Peter Sagan che lotta con Alaphilippe, secondo, ed Alejandro Valverde che chiude terzo. Ad accumulare il ritardo maggiore è Alberto Contador che chiude dal compagno di squadra ad addirittura 47” dallo slovacco che torna a vincere al Tour indossando anche la maglia gialla.