La telecamera di un’abitazione privata ha sicuramente filmato la scena. Bisogna verificare la qualità delle immagini. Nel frattempo gli investigatori stanno acquisendo quelle di altre telecamere. Ce ne sono 84 che coprono la città di Vittoria in provincia di Ragusa.
Nel riserbo totale si indaga sul sequestro del ragazzo di 17 anni avvenuto ieri sera nel rione Forcone. È una zona periferica, ma punto di ritrovo degli adolescenti. Negli anni è diventata una zona residenziale con tante ville.
Ieri sera, giovedì 25 settembre, intorno alle 21:30, due uomini col volto coperto, sembrerebbe armati di pistola, sono arrivati a bordo una Fiat Panda nera. Sono scesi quasi in corsa, hanno chiamato per nome il ragazzino e costretto a salire in macchina.
Il giovane non era solo ma assieme ad alcuni amici. Studente del liceo scientifico, è figlio di un noto commerciante ortofrutticolo. Dopo il sequestro la fuga in direzione di Pedalino, tallonati da un’altra Panda di colore chiaro.
Prima di andare via hanno gettato sull’asfalto il cellulare del ragazzo per evitare di essere localizzati. Un gesto che potrebbe significare che si ha a che fare con dei professionisti. I testimoni, avendo ascoltato le parole pronunciate dai due sequestratori, si dicono certi che fossero italiani o, dall’accento, addirittura siciliani.
La famiglia del ragazzo fa parte della borghesia imprenditoriale. Il padre è un grossista del mercato ortofrutticolo, uno dei più importanti della Sicilia. Non si esclude l’ipotesi del sequestro per chiedere il riscatto. Se così fosse si tornerebbe indietro nel tempo fino agli anni Settanta, quando fu rapito il notaio Garrasi. Il caso si concluse con l’arresto dei responsabili e la liberazione dell’ostaggio. Ma si battono anche le ipotesi della vendetta per circostanze che al momento sfuggono.
Le indagini della polizia, coordinate dal procuratore Francesco Giuseppe Puleio, sono serrate. C’è grande tensione a Vittoria. Attraverso le immagini si spera di mappare la fuga dei rapitori.

