Manuel Pasta, collaboratore di giustizia, ha scritto ad Addiopizzo. Ecco il testo: “Ho deciso di fare un piccolo gesto, un esempio che valga più di mille parole. Ho scelto di dare un piccolo contributo alla lotta al fenomeno delle estorsioni e, per portare avanti questo progetto, ho deciso di donare una simbolica somma di denaro a chi, in questi anni, ha portato avanti con
impegno e serietà questa dura battaglia. Ho chiesto, tramite il mio Avvocato, di portare avanti questo progetto e di donare una piccola cifra nelle mani dellAssociazione Addio Pizzo, per sostenere, oggi fiero di collaborare con la Giustizia, coloro che in questi anni si sono messi dalla parte dei commercianti e degli imprenditori nella lotta al racket delle estorsioni portate avanti da cosa nostra. Mi rivolgo, in primo luogo, agli altri collaboratori di Giustizia, incitandoli a portare avanti il loro percorso di cambiamento di vita in modo totale, contribuendo, come possano e nel loro piccolo, nel sostegno alle Istituzioni dello Stato ed alle associazioni private quale Addio Pizzo, impegnati nella lotta al fenomeno del racket delle estorsioni. Mi permetto, infine, di rivolgermi alla Società Civile chiedendo loro quello che può definirsi solo un piccolo sforzo , piccolo a fronte del mio sforzo
di ribellione al sistema mafioso di cui ho in passato fatto parte e che oggi, con il contributo di tutti, può essere sconfitto”.
Questa la lettera. Dal canto suo Il Comitato Addiopizzo ha deciso di impiegare la simbolica somma di 50 euro ricevuta in donazione dal pentito Manuel Pasta, per la distribuzione di lettere ai commercianti che operano proprio nella zona in cui il collaboratore di giustizia ordinava le estorsioni per conto del mandamento mafioso di Resuttana San Lorenzo.
“Nella sua simbolica offerta e nelle parole con le quali spiega questo gesto – osserva Addiopizzo – cogliamo i sintomi di un cambiamento sociale che si fa sempre più profondo e trasversale. Manuel Pasta si dice fiero di essere oggi un collaboratore di Giustizia e sente il bisogno di farlo sapere a tutti: ai suoi vecchi sodali mafiosi, agli altri collaboratori di giustizia e ai cittadini onesti. La fierezza di cui ci parla Pasta equivale a compiere un significativo passo lungo la strada ancora da compiere, collettivamente, per lasciarsi per sempre alle spalle l’infame realtà di Cosa nostra”.