Siciliano, ma residente in Puglia da anni. Salvatore Buscemi sarebbe stato a capo del clan che controllava i traffici illeciti a Valenzano, da cui è partita l’inchiesta che oggi ha portato a 19 arresti. I capi di imputazione sono associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e scambio elettorale politico-mafioso: il blitz ha coinvolto Bari, Palermo e Taranto.
Tra gli arrestati posti ai domiciliari, come scrive il sito dell’Ansa, figurano Francesca Ferri, consigliera comunale di Bari per Italia Popolare e Nicola Canonico, imprenditore e presidente del Foggia calcio, in passato consigliere pugliese e comunale a Bari. Le indagini riguardano un presunto scambio elettorale politico-mafioso per le elezioni amministrative di Bari e di Valenzano del 2019.
Le indagini avrebbero accertato un’attività di selezione e reclutamento di elettori con il pagamento dei loro voti (25 o 50 euro per ogni singolo voto) in favore della candidata di una lista civica alla carica di consigliere comunale, Francesca Ferri, poi risultata eletta.
L’associazione per delinquere sarebbe stata promossa, costituita e organizzata, oltre che dalla Ferri, dal suo compagno convivente, Filippo Dentamaro, con rapporti di frequentazione con elementi di spicco della criminalità organizzata locale e appunto dall’ imprenditore edile Nicola Canonico (sottoposto agli arresti domiciliari). A questa presunta associazione criminale avrebbero aderito altri 7 cosiddetti portatori di voto, che avevano il compito di individuare, contattare e reclutare il maggiore numero possibile di elettori da cui avrebbero comprato i voti col danaro fornito o rimborsato da Ferri, dal compagno e da Canonico.