Vulcano, individuata la sorgente della riattivazione vulcanica

Vulcano, individuata la sorgente della riattivazione vulcanica

Sono state delineate chiaramente le implicazioni per la sicurezza dell'area
LO STUDIO
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ISOLA DI VULCANO (MESSINA)Importante scoperta scientifica sulla recente attività vulcanica nell’isola di Vulcano, in provincia di Messina. Un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Irea) ha tracciato la mappa della sorgente vulcanica e delineato chiaramente le implicazioni di questa scoperta per la sicurezza dell’area.

Valutata la pericolosità vulcanica

Federico Di Traglia, ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv e primo autore dell’articolo, afferma: “L’Isola di Vulcano, patria dell’imponente ‘La Fossa’, ha suscitato attenzione a partire da settembre 2021, manifestando segni di riattivazione vulcanica. Il nostro studio, focalizzato su dati InSAR (Interferometria radar satellitare) e GNSS (sistema satellitare globale di navigazione), ha esplorato questa dinamica, localizzando la sorgente, valutandone le caratteristiche e impatto sulla pericolosità vulcanica”.

Il focus principale dello studio è stato la comprensione della riattivazione vulcanica e la stima della pericolosità associata. La sorgente è posizionata a 500 metri sotto l’area craterica di Vulcano e operante tra luglio e dicembre 2021. Valentina Bruno, ricercatrice dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv, spiega: “Gli eventi riscontrati tra luglio e dicembre 2021 hanno supportato l’aumento della dilatazione dell’area vulcanica e sono stati associati al sistema idrotermale sotto il cono de La Fossa”.

L’analisi ha ricondotto l’attività del 2021 a manifestazioni vulcaniche legate alla pressione interna del sistema idrotermale, simili a quelle del 1970. Francesco Casu, dirigente di ricerca del Cnr-Irea, dice: “Il lavoro delinea un quadro periferico di pericolosità, focalizzandosi sulle esplosioni freatiche e limitando le valutazioni attuali a tali scenari. I prossimi passi saranno indirizzati allo studio delle proprietà elastiche delle rocce del cono de La Fossa per valutare i livelli di pressione necessari per esplosioni freatiche, aprendo una nuova frontiera nella comprensione e nella prevenzione di potenziali rischi vulcanici”.


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