PALERMO – Nel calcio bisogna investire, altrimenti i risultati non arrivano. Un esempio? L’Inter di Thohir. A dichiararlo il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, interpellato sulla questione: “Thoir? Ha preso l’Inter, certo, ma non ha investito. Mi pare che finora si sia occupato più di questioni finanziarie legate al club. Kovacic e Icardi? Sono dei buoni giocatori, ma non dei fenomeni”. Una bocciatura dell’operato del magnate indonesiano, da quando siede sulla poltrona più grande del club nerazzurro.
Poi c’è spazio per affrontare, ancora una volta, l’argomento Dybala: “Io un mago? No, sono un imprenditore che fiuta e rischia, Dybala l’ho pagato 18 milioni a 18 anni, però – spiega Zamparini a MetroNews – ho un vantaggio, sono quello che di calcio ne capisce di più tra tutti i presidenti perchè a pallone ci ho giocato. E ripeto, io rischio: ai tempi del Venezia pagai Bobo Vieri 5 miliardi, aveva 19 anni”.
Poi un’osservazione sul calcio nostrano, raramente disposto a investire e scommettere sui ragazzi: “Le grandi squadre italiane, a parte qualche caso, non puntano sui giovani. E poi siamo pure autolesionisti. Io sono fiero di essere italiano, però o facciamo un bagno di umiltà oppure le cose andranno sempre peggio”.
“Per fare una grande squadra – conclude il patron – ci vogliono un mucchio di soldi, ma da noi gli stranieri non vengono perchè qui non si rispettano i diritti, le regole, quindi hanno paura. E siamo indietro anche per quanto riguarda la cultura sportiva: in Inghilterra, se uno sputa sul campo il pubblico lo sommerge di fischi, non parliamo dei simulatori. Noi ci rifiutiamo di imparare”.