PALERMO – Maurizio Zamparini torna a parlare e lo fa in maniera roboante. Diversi gli argomenti trattati dal presidente del Palermo, dalle regole del mercato al rapporto con Iachini, passando per l’individuazione di nuovi talenti e la gestione della Figc. Spazio anche per una rivelazione su quelli che vennero presentati come potenziali investitori arabi alcuni anni fa nel corso di un’affollata conferenza stampa.
REGOLE DEL MERCATO “In Inghilterra non succede che un club, prima, si accordi con i giocatori in scadenza e, poi, vada a parlare con la società in questione. Da noi invece è prassi, la furbizia ha preso il sopravvento qui da noi. Bisogna fermare lo ‘sciacallaggio’ – spiega il patron a Libero, con chiaro riferimento al caso Muñoz -. Ho parlato del Milan, ma potrei estendere il discorso ad altri, molti altri club”.
ISTITUZIONI DEL CALCIO “Ho combattuto per molti anni dall’interno del Palazzo una Lega che non è Lega, una Figc che non è Figc, questo è l’esempio di come anche le istituzioni del calcio non funzionino affatto: del resto – conclude -, basta vedere che porcile è la Fifa. Se mi avessero chiesto quale sarebbe stato il mio presidente ideale per la Figc non avrei detto né Tavecchio, né Albertini, avrei detto Andrea Cardinaletti, il mio amministratore delegato. Avevo due opzioni e ho pensato da imprenditore: Albertini ha fatto il giocatore, è un carissimo ragazzo, ma da me non lo prenderei neanche a fare il giardiniere, che esperienza ha di amministrazione? Tavecchio viene da vent’anni a capo dei dilettanti, c’è poco da dire. Certo, lo ritengo un presidente di transito, ma era il meno peggio”.
FERRERO “È simpatico, indecifrabile. Gli ho detto che oltre ad essersi ritrovato Mihajlovic, uno dei migliori mister, ha avuto c*** perché ha fatto subito grandi colpi: chi al suo posto si terrebbe a freno? Con poca spesa, fra risultati e ritorno d’immagine è finito in paradiso”.
ESONERI “Se mi aspettavo di iniziare il 2015 ancora con Iachini, dopo che ho esonerato 44 allenatori? Sì, malgrado tutti quelli che me lo avevano sconsigliato, perché poi alla fine l’ho inventato io. Per esperienza sapevo che poteva starci. Gente come Prandelli, Ventura, Zaccheroni, Novellino, Spalletti li ho inventati io. Quando ero al Venezia andavo a prendere gli allenatori vincenti nelle serie minori e li lanciavo. Uno come Iachini che vince quattro campionati di B ha gli attributi per fare bene anche in A”.
SCEICCHI? NO, BROKER “Erano dei broker venuti per sondare la situazione. Pensavano di portare investitori, poi hanno conosciuto l’Italia e si sono spaventati. Pensate che le banche straniere concedano prestiti a chi investe qua con uno Stato che si inventa leggi retroattive in mezza giornata?“.
MERCATO “La politica del Palermo è chiara. I gioielli restano qui, parte chi non gioca. Magari arriverà qualcos’altro, ma se porto un giocatore, deve essere di qualità. Se scovo il nuovo Dybala lo porto subito. Se l’ho già trovato? Non ve lo direi mai”.
