Zamparini, il futuro è rosa: | "Palermo come il Borussia" - Live Sicilia

Zamparini, il futuro è rosa: | “Palermo come il Borussia”

Il presidente a tutto campo spiega quale sarà il domani del Palermo, dopo la promozione. I tifosi possono cominciare a sognare.

Il presidente del Palermo
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PALERMO – Parla di errori, di sogni, di mentalità e di Iachini. Maurizio Zamparini affronta tante questioni in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

Il patron rosanero va indietro per poi andare immediatamente avanti e fare sogni “europei” per il suo Palermo che “deve essere come il Borussia Dortmund o l’Atletico Madrid”. E se a Zamparini gli si chiede se sabato a Novara festeggerà la promozione, lui risponde così: “Ma io ho già festeggiato due domeniche fa – ha detto Zamparini alla Gazzetta dello Sport – venerdì vado a Novara a cenare con la squadra e poi come al solito andrò via, non vedo mai le partite. Era un obbligo tornare in serie A e ci siamo riusciti”. Si parla di passato, e allora si torna ad affrontare il capitolo Lo Monaco: “Ho fatto molti errori, il primo quando a novembre ho delegato a Lo Monaco la gestione della squadra. Quando sono tornato a febbraio era tardi, siamo stati senza una guida. Lo Monaco sarà un buon d.s. ma non è un presidente”. Zamparini qualche giorno fa è andato in Libano, secondo indiscrezioni, starebbe cercando investitori per il club rosanero: “Cerco uno sponsor per il Palermo ma anche finanziamenti per il mio lavoro. All’Italia mancano investimenti per creare occupazione. Io li trovo perché sono bravo. Anche per il Palermo. L’Italia sarà appetibile quando lo Stato garantirà i diritti. E così sarà, credo molto in Renzi. Non esistono più destra e sinistra, sono vecchie ideologie. Renzi è come me, ha un modo diverso da affrontare le cose”. Ma il patron rosanero è un inguaribile sognatore, lui ha sempre ambizioni, motivazioni, uno che non molla mai, e allora spera ancora in un Palermo dall’abito europeo: “Quante cose cambieranno?

Pochissime. Avremo l’immagine mia e di Iachini, una squadra operaia, come Borussia Dortmund e Atletico Madrid, che con lavoro e personalità sono andate lontano. Non voglio una finale di Champions, ma quelle caratteristiche. Io punto all’Europa, non a salvarmi. Iachini resta? Certo. Per fortuna mia è sempre stato sottovalutato. Lo conosco meglio di tutti, l’avevo inventato allenatore a Venezia, è umano e in sintonia con i giocatori, cura tutti i dettagli e ha fatto diventare il Palermo una squadra di uomini. Nel calcio ci sono tante etichette: a me dicono che sono sempre arrabbiato, a lui che può solo vincere la B… L’avevo già contattato dopo due giornate, con lui avrò grandissime soddisfazioni”. Futuro della società: “Perinetti è in scadenza di contratto, dovremo parlare della questione economica perché dovremo fare attenzione al bilancio. Ho parlato con Ceravolo, valuterò con Perinetti, non escludo nulla: è un osservatore per i giovani, non un d.s. Mi auguro di trovare anche un presidente giovane, come al Psg. Io sono stanco, devo trovare un socio. Voglio soldi per il Palermo: con 70 milioni si prende prende la maggioranza e il Palermo può andare in Champions”. Come sempre si parla anche dei progetti in cantiere da troppo tempo: “Quest’anno faccio il centro

sportivo: se la burocrazia me lo consente, tra un anno faccio lo stadio. Il progetto è pronto da tre anni: porterei posti di lavoro ed entrate allo Stato e al Comune, eppure… Siamo un paese stupido”. E poi anche una battuta sulla delicata situazione del Catania: “Mi dispiace. Una delle partite più belle era il derby. Mi dispiace per l’amico Pulvirenti. Mi scusino i tifosi, ma aspetto il Catania in A. Il prossimo è il mio tredicesimo campionato a Palermo? Mi tocco le p… Ma con il 13 penso a Santa Lucia, che cade il 13 dicembre, e alla Madonna di Fatima, apparsa il 13. Quindi, sarò fortunatissimo”.

 


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