Zamparini traccia la strada | Palermo giovane e affamato - Live Sicilia

Zamparini traccia la strada | Palermo giovane e affamato

La visita del patron nel ritiro di Bad ha delineato la strategia. Senza escludere un passaggio di mano.

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PALERMO – Pochi minuti ai microfoni dei giornalisti presenti in ritiro, ma l’abilità di chiarire per filo e per segno la strategia che il suo club seguirà, a Maurizio Zamparini non è mai mancata. Il patron del Palermo ha toccato tutti i punti possibili, di quello che potrebbe essere il lungo e corposo menu dell’estate rosanero. Dal mercato in entrata alle partenze eccellenti che si sono già concretizzate (e altre potrebbero arrivare nelle prossime settimane), dai programmi da seguire sul campo al cambio della guardia che potrebbe profilarsi alla guida economica della società. L’imprenditore friulano non ha voluto lasciare nulla di intentato, chiarendo quelle che sono le sue volontà per la torrida estate attualmente in corso e soprattutto per la stagione che verrà.

In primis, Zamparini ha voluto stabilire l’identikit del gruppo che verrà messo a disposizione di Davide Ballardini ai nastri di partenza della prossima stagione. Indipendentemente dalle doti tecniche e dal modulo che verrà adoperato dal tecnico romagnolo, il Palermo 2016/2017 dovrà essere determinato e composto da giocatori attaccati alla maglia e uniti verso l’obiettivo. Al bando giocatori che vogliono mettersi in mostra o che vorrebbero essere altrove a lottare per obiettivi meno opprimenti. Il riferimento che il patron ha fatto soprattutto a Lazaar e Gonzalez, che dopo la partenza di Vazquez potrebbero diventare i due “articoli” da piazzare nella vetrina rosanero, soprattutto perchè le loro cessioni porterebbero delle discrete plusvalenze utili al bilancio del club, è quello più chiaro e lampante per ribadire il concetto: a Palermo si resta solo se si ha il piacere di giocare e la voglia di lottare.

Il mercato in uscita è legato a doppio filo con quello in entrata. Se i giocatori attualmente in rosa dovranno avere il giusto senso di sacrificio e la necessaria volontà per restare a Palermo, anche i giocatori che arriveranno alla corte di Ballardini dovranno farlo con l’intenzione di fare bene, più per il collettivo che per obiettivi personali. Tuttavia, Zamparini non perde il “vizietto” di cercare i rinforzi di mercato per la sua squadra fuori dai confini nazionali. “Foschi sta lavorando, ha dei nomi in agenda, anche importanti, sia europei che sudamericani”, e poi ancora “preferisco prendere giocatori giovani che costino di più, piuttosto che vecchi che costino di meno”. Ovvero proseguire con il percorso intrapreso nelle ultime stagioni, ma che non ha portato grandi risultati sul piano qualitativo. Chi si augurava che esperimenti dallo scarso profitto avessero fornito una lezione a Zamparini, in realtà è rimasto deluso.

Ma resta decisamente aperto lo spiraglio che porta al cambio di proprietà in casa Palermo. Zamparini, a dispetto delle grandi speranze riposte dai tifosi nelle ultime ore, sembra aver chiuso alla possibilità di trattare con l’italo-americano Frank Cascio, proprio perchè l’uomo portato da Joe Tacopina al cospetto dell’imprenditore friulano non sembra fornire le giuste garanzie, legate soprattutto al fatto che, al momento, lo stesso Cascio si è proposto in “solitaria”, e non con una cordata come quella, ad esempio, composta dalla holding cinese. Proprio quella che Zamparini sembra intenzionato ad incontrare nella seconda metà di luglio: “Un politico italiano mi accompagnerà in Cina per discutere con loro – ha dichiarato Zamparini – parleremo di stadio e di centro sportivo, so già la loro forza fin dove li potrà spingere”. Ma nel frattempo, si brancola nella penombra.


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